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    INVALIDA L'INVALSI - PURE GLI ALUNNI DI AGNESE RENZI HANNO BOICOTTATO I TEST, SCARABOCCHIANDO SUL FOGLIO - IERI LA CAMERA HA DATO L'OK AL "SUPER-PRESIDE", OGGI SI VOTA SULLE ASSUNZIONI


     
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    1. LA CLASSE DI AGNESE RENZI BOICOTTA I TEST INVALSI

    Giulio Gori per il “Corriere della Sera

     

    agnese renzi con kanye west agnese renzi con kanye west

    Matteo Renzi punta l’indice contro chi boicotta i test Invalsi. E fra chi ha fatto saltare la prova ci sono anche gli studenti di sua moglie Agnese Landini: la 2B dell’istituto superiore Balducci di Pontassieve, anziché svolgere l’esame di italiano — la materia insegnata dalla moglie del premier —, hanno scarabocchiato i fogli dei compiti, invalidando l’esame. È successo martedì scorso.

     

    La prova di matematica salta, il docente incaricato di controllare lo svolgimento degli Invalsi sciopera. Quella di italiano, invece, si può svolgere regolarmente; ma i ragazzi della professoressa Landini adottano in blocco la strategia del sabotaggio: nessuna risposta alle domande a crocette, soltanto disegnini e scarabocchi. «Sì, in 2B gli Invalsi sono stati completamente boicottati — ammette il preside, Giulio Mannucci — il test di italiano si è svolto, ma gli studenti non lo hanno compilato come si deve. La prova non è valida».

     

    AGNESE LANDINI FIDUCIA AL GOVERNO RENZI IN SENATO FOTO LAPRESSE AGNESE LANDINI FIDUCIA AL GOVERNO RENZI IN SENATO FOTO LAPRESSE

    Sui venti test previsti all’istituto Balducci, ben sette sono saltati per il boicottaggio, ma solo due a causa degli studenti. Per Agnese Landini, favorevole allo svolgimento degli Invalsi, il colpo deve essere stato duro: l’esame è anche una valutazione della qualità dell’insegnamento e il «non pervenuto», quindi, va in qualche modo a colpire il docente. «Probabilmente i ragazzi della 2B si sono fatti prendere dall’occasione ghiotta di notorietà» commenta Mannucci. Non è forse un caso che domenica, all’Arena di Massimo Giletti su Rai1, Matteo Renzi non se la sia presa solo con i docenti che scioperano, ma si sia rivolto agli stessi studenti: «I test vanno fatti», li ha ammoniti.

     

    Ora, la controffensiva non parte da Roma, ma da Pontassieve: «Che gli studenti possano sottrarsi a una prova che viene loro chiesta per farci sopra del ribellismo ludico, giocherellando a fare i rivoluzionari, produce effetti negativi sul clima della scuola — dice il preside Mannucci —. Al prossimo consiglio di classe, che si terrà il 3 giugno, proporrò dei provvedimenti contro di loro. Altrimenti il sistema non si regge più in piedi». 
     

     

    2. SCUOLA: OK A SUPER-PRESIDE, OGGI VOTO ASSUNZIONI - GIANNINI ASSICURA "NESSUN PADRONE MA DIRIGENTI RESPONSABILI"

    Tiziana Caroselli per l'ANSA

     

    renzi giannini renzi giannini

    Via libera al super-preside. L'Aula della Camera dopo un acceso dibattito, con 214 voti a favore, 100 contrari e 11 astenuti, in serata ha approvato l'articolo 9 del ddl Buona scuola che attribuisce ai dirigenti scolastici il potere della "chiamata diretta" degli insegnanti dei propri istituti. "Non ci sarà nessun preside-padrone ma un dirigente responsabile e valutato", ha assicurato il ministro Giannini, ma tanti tra quelli che anche oggi hanno protestato davanti a Montecitorio restano convinti che questa novità possa aprire la porta a nepotismo, scelte arbitrarie e persino corruzione. Il contestatissimo articolo, modificato rispetto al testo originario del Governo (ma non con sufficienti contrappesi a parere di chi ne critica i contenuti) attribuisce ai dirigenti scolastici il potere di conferire ai docenti della scuola l'incarico triennale, che è rinnovabile.

     

    renzi giannini renzi giannini

    La proposta di incarico per la copertura dei posti assegnati alla scuola è rivolta ai docenti di ruolo assegnati all'ambito territoriale di riferimento, dopo la candidature presentate dagli stessi docenti. Nel caso di più proposte di incarico, sarà il docente a dover optare. L'incarico al professore è affidato in modo da "valorizzare il curriculum, le esperienze e le competenze professionali" e il preside può svolgere anche colloqui per poter scegliere i prof del proprio istituto. L'Ufficio scolastico regionale provvede alle assegnazioni dei docenti che non abbiano ricevuto o accettato proposte e, comunque, in caso di inerzia dei presidi.

     

    scuola renzi scuola renzi

    E' anche possibile l'utilizzo di docenti in classi di concorso diverse da quelle per le quali sono abilitati purché posseggano titoli di studio validi per l'insegnamento della materia in questione, abbiano seguito corsi di aggiornamento e siano dotati di "competenze professionali coerenti". Assieme all'articolo 9 è passato anche un emendamento M5s "antiparentopoli" (non ci può essere parentela tra preside e professore della scuola) fortemente sostenuto dai pentastellati. "Grazie al ddl sulla scuola e alla norma sulla chiamata diretta dei professori da parte dei presidi, farà carriera Agnese, la moglie del Presidente del Consiglio Renzi", ha detto in Aula il deputato Luigi Gallo. Disco verde, poi, a una altra modifica, stavolta targata Pd che, in nome della trasparenza, introduce l'obbligo di mettere on line sul sito della scuola il curriculum dei professori.

     

    Questo primo taglio di traguardo è arrivato dopo una seduta molto accesa durante la quale la minoranza dem ha chiesto le dimissioni del ministro Giannini: "Lasci il suo incarico - ha esortato Stefano Fassina - per ricostruire un clima più positivo nel mondo della scuola". "Le opinioni personali sono sempre legittime e richiedono rispetto", ha commentato in serata la titolare del dicastero di viale Trastevere che per tutto il pomeriggio ha seguito i lavori dell'Aula. I lavori sono andati avanti fino a notte fonda.

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    Al vaglio dei deputati, emendamenti e articolo 10 del testo, anche questo "cuore" della riforma, che prevede un piano straordinario di assunzioni a tempo indeterminato di nuovi docenti già da settembre. Articolo che poi l'Aula non ha votato perchè sono stati accantonati alcuni emendamenti riguardanti gli insegnanti di educazione fisica. La Camera ha quindi sospeso l'esame del provvedimento che riprenderà domattina alle 9. Domani si replica, in aula e in piazza.

     

     

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