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A poche ore dalla fine della sua quarantena, il premier Benyamin Netanyhau è costretto a tornare in isolamento dopo aver avuto contatti con il ministro della sanità Yaakov Litzman risultato la notte scorsa positivo al coronavirus. Lo ha fatto sapere l'ufficio del premier spiegando che Netanyahu resterà in quarantena fino a mercoledì prossimo, a patto che i test a cui sarà sottoposto siano negativi. Il premier era uscito ieri dall'isolamento dopo che una sua collaboratrice era stata dichiarata positiva nei giorni scorsi.
il capo del mossad yossi cohen
E’ in quarantena anche il capo del Mossad, Yossi Cohen. Le analisi dopo l’incontro, alcuni giorni fa, con il ministro della Sanità, Yaakov Litzman, che la scorsa notte ha scoperto di essere risultato positivo al coronavirus. Lo riferiscono i media israeliani. Litzman, rabbino ortodosso di 71 anni, è adesso in quarantena assieme alla moglie, secondo quanto ha precisato il ministero della Sanità israeliano.
il capo del mossad yossi cohen con benjamin netanyahu
Anche il direttore generale del ministero, Yaakov Barsimantov, è in quarantena in un locale allestito all'interno del centro medico Sheba, a Telha-Shomer di Tel Aviv. "Avevamo preso in considerazione per tempo la possibilità di contagi", ha detto Barsimantov che continua a lavorare dall'ospedale. Intanto Israele tira le somme ad oggi delle vittime del coronavirus. Nel bollettino del ministero della Sanità si contano 30 morti. Sono 6.211 i contagi, di questi, 107 sono in gravi condizioni.
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