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    ITAL-NETWORK - IN ITALIA SIAMO ANCORA NEGLI ANNI ’90: SOLO IL 62% DELLA POPOLAZIONE HA ACCESSO A INTERNET, MA IL MERCATO DEI CELLULARI NON CONOSCE CRISI - AUMENTANO GLI UTENTI DEL WEB, MA PER CAZZEGGIARE: I SITI TOP SONO FACEBOOK E YOUTUBE - LA TELEVISIONE GUADAGNA, PROPRIO GRAZIE ALLA RETE - MANCO A DIRLO, I MIGLIORI INTERNAUTI SONO I GIOVANI, I NATIVI DIGITALI DROGATI DI SOCIAL NETWORK…


     
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    Luca Dello Iacovo per "Il Sole 24 ore.com"

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    La navigazione online e i social network conquistano pubblico. Aumentano gli utenti di smartphone e iniziano a farsi strada i tablet. La televisione non arretra. L'ultimo rapporto di Censis e Ucsi sulla comunicazione ricostruisce una fotografia dettagliata. Gli italiani che accedono a internet sono il 62,1% della popolazione. È un salto in avanti rispetto a dieci anni fa, quando erano il 27,8%. In particolare, a esplorare l'universo online sono i giovani (90,8%), le persone più istruite (84,1%) e i residenti in grandi città con più di 500mila abitanti (74,4%).

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    Segnano una rapida diffusione i social network, dove gli utenti possono scambiare commenti o condividere immagini e video. A Facebook è iscritto il 41,3% degli italiani. La rete sociale online riunisce il 66,6% della popolazione che naviga su internet, rispetto al 49% di un anno fa. Allarga i confini YouTube: i suoi utenti sono il 38,3% degli abitanti e il 61,7% di coloro che hanno accesso online, in aumento dal 54,5% di un anno fa. In particolare, Facebook e YouTube richiamano otto giovani su dieci.

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    Anche la telefonia mobile allarga i suoi confini. A utilizzare un cellulare è l'81,8% degli italiani, con un incremento del 2,3%: i telefonini più evoluti (smartphone) sono nelle mani del 27,7% degli italiani, con un salto in avanti del 10% in un anno. A poggiare le dita sugli schermi dei tablet, invece, è il 7,8% della popolazione e il 13,1% dei giovani. La televisione avanza: ha un pubblico che coincide sostanzialmente con la totalità della popolazione, il 98,3%, e registra un aumento dello 0,9% rispetto all'anno scorso. Ma si diversificano i modi di guardare la tv. Si consolida il successo delle tv satellitari (1,6%), della web tv (1,2%) e della mobile tv (1,6%).

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    In particolare, un quarto degli italiani collegati a internet (il 24,2%) ha l'abitudine di seguire i programmi sui siti web delle emittenti televisive e il 42,4% li cerca su YouTube per costruirsi i propri palinsesti su misura. Sono percentuali che aumentano tra gli internauti fra 14 e 29 anni, salendo rispettivamente al 35,3% e al 56,6%. Anche la radio è in evoluzione: resta un mezzo a larghissima diffusione di massa, ascoltata dall'83,9% della popolazione, con un incremento del 3,7% in un anno. Ma conquista spazio l'ibridazione con internet: la radio, ascoltata via web tramite il pc (2,3%) e per mezzo dei telefoni cellulari (1,4%), soppianta un mezzo digitale di prima generazione come il lettore portatile di file mp3 che segna una riduzione dell'1,7%.

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    L'Italia è ancora indietro: la Commissione europea rileva sullo scoreboard di Agenda digitale che il 67,5% della popolazione nell'Ue a 27 paesi si connette a internet in modo regolare, almeno una volta a settimana: in particolare, il 37,8% partecipa a social network. Gli italiani sono secondi per penetrazione della telefonia mobile, dietro i finlandesi.

     

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