• Dagospia

    ITALIA BRUTTA, PER NON DIRE BRUTTISSIMA, QUELLA CHE IERI – DOPO I 3 GOL (PIÙ 4 PALI) PRESI DAL GIAPPONE -, NE IMBARCA 4 DA UN BRASILE TUTT’ALTRO CHE TRASCENDENTALE


     
    Guarda la fotogallery

    Paolo Ziliani per Il Fatto

    Chissà. Forse Chiellini e Bonucci pensavano che Fred di cognome facesse Astaire; sta di fatto che i due difensori azzurri, al cospetto di cotanto personaggio, hanno cominciato a ballare e non hanno smesso più. Peccato che Brasile-Italia, giocata ieri a Salvador con l'esercito a presidiare lo stadio Arena Fonte Nova e contorno di guerriglia, non fosse una gara di ballo, ma di pallone.

    NEYMARNEYMAR

    E Fred non fosse Astaire, ma il centravanti del Fluminense, la stella meno stella della Seleçao allenata da Scolari. Decisivo nell'azione del gol dell'1-0 di Dante, prepotente nell'azione del 3-1, spietato nell'azione del 4-2, prima facendosi beffe di Bonucci, poi di Chiellini, poi di tutti. Italia brutta, per non dire bruttissima, quella che ieri - dopo i 3 gol (più 4 pali) presi dal Giappone -, ne imbarca 4 da un Brasile tutt'altro che trascendentale. Ma così è. Siamo secondi nel girone A e giocheremo la semifinale a Fortaleza, giovedì 27, al 99 per 100 contro la Spagna. Auguri.

    L'inizio degli azzurri è imbarazzante: stile-Tahiti, per capirci. Non passa un minuto e abbiamo già corso due rischi monumentali: davanti a Buffon suonano tutti gli allarmi, gli azzurri sembrano birilli piantati sul prato e prima è Chiellini a intervenire alla disperata sui piedi di Fred, poi è Buffon a deviare a mano aperta un sinistro in corsa di Hulk (nell'occasione, a dispetto del nome, assai poco incredibile).

    BONUCCI TAPPA LA BOCCA DI BALOTELLI- ITALIA-IRLANDABONUCCI TAPPA LA BOCCA DI BALOTELLI- ITALIA-IRLANDA

    Un po' di fifa, per certi aspetti giustificabile: poi gli azzurri provano a fare gli ometti e a vendere cara la pelle. Al punto che al minuto 27 sul taccuino dell'arbitro, per falli violenti, sono già finiti i nomi di due brasiliani: David Luiz, che stizzoso stecca Balotelli da dietro e Neymar, il bambin divino, che a gamba tesa tocca duro Abate e lo fa fuori (dentro Maggio). Più che il nuovo Pelè, Neymar per ora sembra Neymar, ma è solo un'impressione. Benché Brasile e Italia siano già qualificate alle semifinali, la partita è cattivella e i cartellini piovono: uno arriva a Marchisio per un indecoroso calcione da dietro al putto Oscar, uno a Luiz Gustavo che mette le mani addosso a Candreva per frenarne la corsa.

    È il primo tempo degli ammoniti, ma anche degli infortunati , se è vero che Montolivo (impalpabile) se ne va al 25', Abate al 29' e David Luiz al 33' (dentro Giaccherini, Maggio e Dante). A pescare il jolly però è Scolari: perché proprio Dante, il 29enne centrale che ha vinto tutto col Bayern, al minuto 46' completa la festa firmando il primo gol con la maglia della nazionale. Su punizione ben calibrata da Neymar, Fred colpisce di testa mentre Bonucci si fa una dormita in piroetta: Buffon è reattivissimo a deviare di pugno, ma proprio sui piedi di Dante che in posizione di leggero fuorigioco scaraventa in rete.

    CESARE PRANDELLI A RIO DE JANEIRO FOTO LA PRESSECESARE PRANDELLI A RIO DE JANEIRO FOTO LA PRESSE NEYMARNEYMAR

    1-0 per un Brasile così e così. In quanto all'Italia, una pena. Il niente dell'Italia è troppo. Non è così che ci si comporta a corte e nel secondo tempo, pronti-via gli azzurri pareggiano. L'azione (4 secondi, 4 tocchi) è molto Inter anni 60: verticale che più verticale non si può. Rilancio di Buffon, Maggio prolunga di testa , tacco di Balotelli a smarcare Giaccherini che stoppa a seguire, irrompe in area e infila Julio Cesar con una rasoiata degna di un Giaquerinho.

    C'è chi non crede ai propri occhi, dopo il pianto azzurro del primo tempo: e fa bene. Perché Neymar, 4 minuti dopo, riporta avanti il Brasile con una punizione da sogno (e Buffon che non ci fa un figurone, con il pallone che s'infila proprio sul suo palo; chissà cos'avrà detto Beckenbauer!); dopodiché, tutti al gran ballo con Fred, che su invito di Marcelo si porta a spasso Chiellini e lo finisce col caschè. 3-1 e palla al centro.

    A questo punto, visto che tutto è perso l'Italia batte un colpo. E le va bene, perché Chiellini, in mischia, butta dentro di destro (!) il gol del 2-3, con l'arbitro che fa finta di non aver fischiato il rigore. Qualche minuto di rumba, con Balotelli che ci prova da tutte le posizioni, poi Fred fa il 4-2. Fine dei sogni. Mai cominciati, peraltro.

     

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport