Sandra Riccio per “La Stampa”
bollette
Stangata da 4.700 euro per le bollette di luce e gas dal 2023. A lanciare l'allarme è il Codacons, mentre si attende ancora di conoscere i prossimi rincari e le mosse con cui il futuro Governo proverà a contrastare l'emergenza energia. Ma c'è un altro dato che dà la dimensione della crisi in atto: almeno 4,7 milioni di italiani avrebbero già saltato il pagamento dei una o più bollette, come risulta da un'indagine di Facile.it. E i morosi non riguardano solo gas ed elettricità, visto che almeno 3 milioni di italiani avrebbero saltato una o più rate condominiali.
«Arrivano conguagli dei condomini per le spese di energia terribili», afferma il leader degli industriali Carlo Bonomi sottolineando come l'emergenza colpisca le imprese e i nuclei familiari, con un aumento della povertà e una forte preoccupazione per la tenuta delle famiglie. E per questo anche il presidente dell'Abi, Antonio Patuelli, chiede un'azione a livello nazionale ed europeo per abbattere le rate e allungare le scadenze di prestiti e mutui.
Le stime elaborate dal Codacons sono da far tremare i polsi. Partendo dal primo dato certo, le nuove tariffe dell'elettricità salite del 59% nell'ultimo trimestre dell'anno equivalgono ad una bolletta media della luce pari a 1.782 euro a famiglia (+122% sull'ultimo trimestre del 2021).
bollette bruciate
La situazione si complica ancor di più con il gas: il nuovo metodo di calcolo deciso da Arera e l'aggiornamento mensile e non più trimestrale delle tariffe, consentirà di conoscere solo a novembre l'entità dei nuovi rincari, che tuttavia gli analisti prevedono nell'ordine del 70%. Una ipotesi che, se confermata, porterebbe la bolletta media del gas a raggiungere quota 2.942 euro a famiglia su base annua e una crescita del 117% rispetto all'ultimo trimestre del 2021.
Sul fronte delle imprese, gli operatori dell'energia di medie e piccole dimensioni stanno inviando lettere di disdetta delle forniture: «Non siamo più nelle condizioni di rinnovarvi il contratto, cercatevi un altro operatore» dicono in sintesi le missive.
caro energia
Il settore è in grave difficoltà con gli operatori che non sono più in grande di garantire forniture storiche o prendere nuovi clienti. «Sembra sia scattata la gara a chi "sgancia" più clienti e la situazione peggiora di giorno in giorno» racconta Lorenzo Melotti, a capo di e-consulenze. Assofond, l'associazione di Confindustria che rappresenta le fonderie italiane, per la prima volta in vent'anni, ha faticato a individuare un interlocutore «per l'acquisto di gas naturale. Molti fornitori non hanno presentato offerte, sottolineando di aver terminato i volumi a loro disposizione».
A complicare la situazione c'è il fatto che, per il rinnovo di gas e luce, a molte aziende viene chiesto un deposito di garanzia, non più la fideiussione, pena lo stacco della fornitura. «L'azienda di cui siamo clienti da anni ci ha chiesto 1,3 milioni di euro» racconta Antonio Unito, a capo di Fondermetal, società di pressofusione di alluminio in provincia di Bergamo che ha visto la bolletta lievitare da 90 a 220mila euro: «Siamo riusciti a trattare e a scendere a 450mila euro, vale a dire all'anticipo di circa due mesi di fatture».
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«Ci hanno chiesto una fideiussione di due milioni di euro – racconta Santo Visone, direttore dello stabilimento di Marcianise di Ecobat Italia, azienda che ricicla e rilavora le batterie delle auto - Era la garanzia per bollette del gas da 400mila euro al mese (prima della crisi pagavamo 80mila euro)». I casi riguardano ogni ambito di attività. «Per continuare ad avere le forniture di luce e gas abbiamo accettato una fideiussione da 500mila euro – racconta Luca Baldini, gestore della piscina Albaro di Genova -. Garantisce bollette lievitate da 200 a 700mila euro».
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