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    IL GEDI, MA SENZA RITORNO - SI CHIAMERÀ COSÌ IL GRUPPO CHE NASCE DA ‘ESPRESSO-REPUBBLICA’ E ‘STAMPA-SECOLO XIX’. COME DAGO-ANTICIPATO, LO GUIDERÀ MONICA MONDARDINI, ZARINA DI DE BENEDETTI - LA LETTERA DI JOHN ELKANN AGLI INVESTITORI EXOR, TUTTA ‘NA ROBA IN FAMIGLIA: ‘IL GRUPPO ESPRESSO FU FONDATO DAL MIO PROZIO CARLO CARACCIOLO, DAL QUALE HO EREDITATO LA PASSIONE PER I GIORNALI’. QUELLI INGLESI, VISTO CHE HA COMPRATO ‘THE ECONOMIST’, VENDUTO IL ‘CORRIERE’ E DEL NUOVO GRUPPO AVRÀ BRUSCOLINI…


     
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    Da www.primaonline.it

     

    ELKANN DE BENEDETTI ELKANN DE BENEDETTI

    Si chiamerà Gedi il gruppo che nascerà dalla fusione per incorporazione di Itedi nel Gruppo Editoriale L’Espresso. Lo ha reso noto John Elkann nella lettera agli azionisti Exor. “Gedi sarà leader italiano nell’informazione, uno dei più grandi in Europa, guidato da una manager di grande talento come Monica Mondardini”, spiega Elkann.

     

    Gedi “avrà ricavi complessivi di circa 700 milioni, una redditività tra le più alte del settore, non avrà debiti, una diffusione media aggregata (carta+digitale) di circa 740.000 copie al giorno, più di 5,8 milioni di lettori”.

     

    carlo caracciolo john elkann carlo caracciolo john elkann

    Elkann ricorda come Gruppo Editoriale L’Espresso “fu fondata dal mio prozio Carlo Caracciolo, l’editore di maggior successo in Italia, dal quale ho ereditato sia la passione per i giornali sia la consapevolezza della loro importanza per la società”.

     

    Carlo Caracciolo insieme a John Elkann

    Scrivendo agli azionisti di Exor il presidente John Elkann spiega che “se si fa informazione di valore in modo professionale, credo si possa avere un futuro nel business dei giornali: un futuro prospero, che è poi l’unico vero modo di salvaguardare l’indipendenza dei giornali”.

     

    La raccolta pubblicitaria sui quotidiani

    Elkann ricorda che “le due principali fonti di ricavi per i giornali, annunci pubblicitari e vendite in edicola/abbonamenti, sono entrambi diminuiti significativamente in Italia negli ultimi dieci anni”, ma parla di “un certo ottimismo della ragione”. “Il mercato dell’informazione – osserva – rimane ampio e sta crescendo; perciò, se si è capaci di fare informazione affidabile e di qualità, credo che si possa avere successo”.

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    L’andamento della diffusione

    “Credo inoltre – prosegue – che gli inserzionisti, in particolare le grandi aziende di beni di consumo, vorranno avere un controllo maggiore su dove andranno i loro annunci e di conseguenza vedremo una maggiore consapevolezza nella spesa pubblicitaria che dovrebbe avvantaggiare le società editoriali serie”.

     

    Parlando di Rcs John Elkann afferma che “oggi Rcs è controllata e guidata da un imprenditore molto capace come Urbano Cairo, che con successo ha costruito e acquisito diverse società editoriali italiane nel corso degli ultimi vent’anni”.

     

    urbano cairo urbano cairo

    Secondo il presidente di Exor “Urbano ha mostrato un serio interesse per Rcs, offrendo di comprare a un bel premio la società l’8 luglio 2016. Questo è stato un bene non solo per gli azionisti di Fca, ma anche per la stessa Rcs, che beneficerà del suo talento, della chiarezza nella strategia e della stabilità”.

     

    “Un futuro brillante è esattamente quello che sta costruendo anno dopo anno la Juventus“, aggiunge Elkann, che ricorda: “abbiamo vissuto cinque stagioni incredibili, giocate al J-Stadium, la ‘nostra casa’ – come la chiama il Presidente del Club, mio cugino Andrea Agnelli – che è stato inaugurato nel settembre 2011″.

    monica mondardini carlo de benedetti monica mondardini carlo de benedetti

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