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    RITORNO “THRILLER” - JOHN LANDIS SARA’ ALLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA CON LA VERSIONE 3D DEL VIDEO DI “THRILLER” DI MICHAEL JACKSON: “ERA UN ARTISTA FRAGILE, DOLCE E PIENO DI TALENTO. DISSE CHE AMAVA ‘UN LUPO MANNARO AMERICANO A LONDRA’ E MI FECE DOMANDE SULLA METAMORFOSI DA UOMO A LUPO. VOLEVA DIVENTARE UN MOSTRO…” - VIDEO


     
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    Valerio Cappelli per il “Corriere della Sera”

     

    Signore e signori, John Landis. Alla Mostra di Venezia il 4 settembre porterà in una Serata Michael Jackson il video in 3D (anteprima mondiale) di Thriller , e a seguire il documentario sul making of di quel filmato del 1983 che unisce in maniera straordinaria musica e cinema: l' horror, il buio e una musica ipnotica che invita a ballare. Ma il regista dei Blues Brothers , al Lido, sarà anche presidente della nuova sezione sulla realtà virtuale, dove gli spettatori possono interagire con ciò che vedono sullo schermo.

    JOHN LANDIS E MICHAEL JACKSON JOHN LANDIS E MICHAEL JACKSON

     

    Questo è il futuro del cinema o rappresenta solo un' alternativa tecnologica?

    «È qualcosa di relativamente nuovo, che cambia nel tempo. Al cinema, il regista ha il controllo di ciò che lo spettatore guarda. Le cose si fanno più complicate se una persona si mette una specie di maschera e ha uno schermo che lo avvolge. È una forma di comunicazione con cui dobbiamo fare i conti. La ragione principale per cui ho accettato questo ruolo al Lido è di vedere cosa si sta facendo nella realtà virtuale. Voglio imparare».

    JOHN LANDIS E MICHAEL JACKSON JOHN LANDIS E MICHAEL JACKSON

     

    «Thriller» fu uno spartiacque: c' è un prima e un dopo.

    «Jackson disse che amava Un lupo mannaro americano a Londra e mi fece domande sulla metamorfosi da uomo a lupo. Era affascinato dagli effetti speciali creati dal truccatore Rick Baker. In definitiva, voleva diventare un mostro».

     

    Una figura tragica ossessionata dalla trasformazione fisica: riuscì a preservare la sua innocenza?

    «Mi arrabbiai con lui quando si lasciò andare fisicamente. Era fragile, dolce e pieno di talento. All'apice della sua fama, andammo insieme a Disneyworld in Florida, con mia moglie e nostra figlia. Era come essere accanto ai Beatles negli Anni 60. La gente diventava pazza. Michael adorava stare con gli elefanti o andare sulle montagne russe».

     

    Alla prima del video erano presenti Marlon Brando, Liz Taylor, Diana Ross...

    «Poiché il video dura solo 14 minuti e mezzo, chiesi alla Disney di proiettare prima un cartoon degli Anni 30 con Topolino intitolato The Band Concert . Non credo di essere mai stato a un evento con un parterre del genere, e ho partecipato agli Oscar, a Cannes, a Venezia Dopo la visione di Thriller , Eddie Murphy urlò: Rifateci vedere questa dannata cosa. E così fu».

    JOHN LANDIS E MICHAEL JACKSON JOHN LANDIS E MICHAEL JACKSON

     

    I «Blues Brothers» è tuttora un cult movie.

    «Nessuno di noi si aspettava quel successo. Il film è il risultato dell' amore di Dan Aykroyd e John Belushi per il rhythm & blues. John era un uomo caldo, generoso, brillante. Se stava bene era sensazionale, ma quando la dipendenza dalla droga aumentò, le cose sul set si complicarono».

     

    È vero che B.B. King le diede il tormento per essere nel seguito del film, «Blues Brothers 2000»?

    «Sì è vero, per anni mi rinfacciò di non averlo preso per The Blues Brothers , lui che aveva scritto la colonna sonora di un altro mio film, Tutto in una notte , che verrà ospitato a Venezia Classici. Era un musicista di genio».

     

    JOHN LANDIS E MICHAEL JACKSON JOHN LANDIS E MICHAEL JACKSON

    Ha detto che non c' è posto più bello di Venezia per ospitare un Festival.

    «La mia prima volta come giurato al Lido risale ai tempi di Pontecorvo presidente. Venezia rimane magica anche se queste navi da crociera non dovrebbero avere il permesso di entrare in Laguna. Non vedo l' ora di vedere i film di Aronofsky e Del Toro. Venezia quest'anno ha molti film da seguire. Con l' Italia sono in debito, I soliti ignoti ha un cast meraviglioso, una storia semplice raccontata con humor, amo quando Capannelle dice che veste sportivo. Quel film non smette di farmi ridere».

     

    Come vede il futuro di Hollywood?

    JOHN LANDIS E MICHAEL JACKSON JOHN LANDIS E MICHAEL JACKSON

    «Chi può dirlo? Tutto è un ciclo. Gli effetti speciali sono giocattoli per raccontare storie, nel tempo sarà difficile dare al pubblico un senso di meraviglia. Ma il mondo è pieno di bravi cineasti».

     

    Lei ha fatto di tutto al cinema.

    Ride: «Mi manca solo il parrucchiere. Ho fatto lo stunt man in Spagna in C' era una volta il West , sono stato ucciso da Charles Bronson, Toshiro Mifune, Franco Nero, Bud Spencer, Telly Savalas Benché non fossi bravo a montare a cavallo, imparai a cavarmela mentre mi sparavano al galoppo».

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