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    C’È POCO DA FESTEGGIARE PER LA JUVENTUS – APPARE SCONTATO CHE LA CORTE D’APPELLO FEDERALE CONFERMERA’ LA CONDANNA PER SLEALTÀ PER IL CLUB BIANCONERO, CON CONSEGUENTE PENALIZZAZIONE IN PUNTI – L'OBIETTIVO È ARRIVARE A SENTENZA PRIMA DELLA FINE DEL CAMPIONATO, PER NON RITROVARSI POI CON LA JUVENTUS ESCLUSA DALLA CHAMPIONS DOPO CHE SI È QUALIFICATA – PER IL PROCEDIMENTO CHE RIGUARDA GLI STIPENDI SPUNTA L’IPOTESI PATTEGGIAMENTO…


     
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    Estratto dell’articolo di Arianna Ravelli per www.corriere.it

     

    Agnelli Cherubini Paratici Agnelli Cherubini Paratici

    Provare a prefigurare come andrà a finire il caso Juventus è un esercizio spericolato: la vicenda è complessa, così tanto che ieri il ministro dello Sport Andrea Abodi ne ha preso spunto per chiedere una «riforma della giustizia», convinto che «qualcosa bisogna modificare perché la tempistica sia rispettosa della reputazione della competizione» (anche se è difficile individuare un iter processuale diverso che non avesse effetti sul campionato, questo o il prossimo).

     

    Ma proviamo a disegnare uno scenario, con tanto di spoiler del possibile finale: penalità in punti per il caso plusvalenze tale da escludere la Juve dalla Champions, patteggiamento per il secondo filone manovre stipendi e plusvalenze bis. Dal primo dipende il secondo.

     

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    andrea agnelli foto mezzelani gmt 247 andrea agnelli foto mezzelani gmt 247

    Dopo la condanna per l’articolo 4, ovvero la mancata lealtà, dei dirigenti apicali della Juventus (Agnelli, Arrivabene, Cherubini e Paratici, che proprio ieri ha dato le dimissioni dal Tottenham) confermata dal Collegio, appare molto difficile che la Juventus possa non essere condannata per la slealtà. I dirigenti configurano una responsabilità diretta del club e, se resta la slealtà, resta la penalizzazione in punti. Che poi saranno magari ricalcolati dalla Corte d’Appello federale con il criterio dell’afflittività.

     

    Ora i tempi: il Collegio ha 30 giorni per scrivere le motivazioni, anche se indiscrezioni parlano di due settimane. Si vuole fare di tutto per concludere l’iter (compreso eventuale ritorno al Collegio di garanzia) in modo che la penalità sia afflittiva su questo campionato.

     

    In teoria, perché questo accada, c’è tempo fino al 30 giugno anche se entro i primi giorni di giugno bisogna comunicare all’Uefa le squadre italiane qualificate per le Coppe. E attenzione: come già fu per Calciopoli questo è un tema cruciale perché se si iscrive una squadra che poi viene esclusa dall’Uefa, il rischio è che resti il buco e in Coppa vada un club straniero. Ulteriore motivo per fare in fretta.

     

    fabio paratici andrea agnelli foto mezzelani gmt 257 fabio paratici andrea agnelli foto mezzelani gmt 257

    I tempi stretti potrebbero tradursi in un incentivo per la Juventus per chiedere il patteggiamento per il secondo filone (entro il 27 aprile le difese devono mandare le memorie, poi scatteranno i probabili deferimenti, ma è chiaro che la fine sarebbe il prossimo anno), in modo da risolvere tutte le pendenze questa stagione.

     

    Nessuno lo ammetterà mai, ma gli abboccamenti ci sono già stati. Difficile? Gli spazi per riuscirci non mancano, così come i legali in grado di usare anche gli strumenti del diritto penale molto sfruttati in ambito disciplinare. […]

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