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    "I MIEI GENITORI NON VIVONO PIU' NELLE CASE POPOLARI DI CHIVASSO: GLI HO COMPRATO UNA CASA A MILANO" - KHABY LAME SI  GODE IL SUCCESSO D'ESSERE DIVENTATO IL TIKTOKER PIÙ SEGUITO AL MONDO: "STO STUDIANDO L'INGLESE PER ANDARE A HOLLYWOOD E HO GIA' AVUTO PROPOSTE PER FARE CINEMA. VORREI SOLO VIAGGIARE CON PASSAPORTO ITALIANO. NON È GIUSTO CHE UNA PERSONA CHE VIVE E CRESCE CON LA CULTURA ITALIANA PER COSÌ TANTI ANNI, NON ABBIA ANCORA OGGI IL DIRITTO DI CITTADINANZA..."


     
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    khaby lame a cannes khaby lame a cannes

    Riccardo Luna per “la Repubblica”

     

    Il 23 giugno, quando la mezzanotte era passata da tre minuti esatti, TikTok ha trovato il suo nuovo re: si chiama Khaby Lame, ha 22 anni e più di 142 milioni di follower ai quali, in tanti video, non ha mai detto una parola: i suoi sketch sono muti e quindi comprensibili per tutti. Dopo aver festeggiato con il team, ora è nel suo appartamento, a Milano, in un bel terrazzo. Ha una canottiera bianca, accanto ha il manager Alessandro Riggio che è stato un po' l'artefice del successo di questo ragazzo e che ne misura ogni esternazione.

     

    Non doveva essere a Milano ieri ma sarebbe dovuto partire per Los Angeles per un servizio fotografico con la modella Kendall Jenner e per partecipare come super ospite al VidCon, la più importante conferenza mondiale per youtuber e tiktoker. Ma il visto per gli Stati Uniti non è arrivato in tempo. E non è un disguido.

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    Khaby Lame infatti, anche se è arrivato in Italia dal Senegal quando aveva un anno; anche se in Piemonte ha fatto tutte le scuole; anche se dalle parti di Chivasso, dove abitava, ha fatto mille lavoretti, fino all'ultimo, operaio addetto alle macchine a controllo numerico; anche se sempre lì ha fatto i primi video per TikTok quando lo hanno licenziato all'inizio della pandemia; ecco, anche se Khaby Lame si sente a tutti gli effetti italiano, non ha la cittadinanza; e con il passaporto del Senegal andare in giro per il mondo, come sarebbe richiesto dal suo lavoro, è meno facile.

     

    Il primo del mondo, è felice?

    «Sì, certo».

     

    È stato facile?

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    «Assolutamente no. Ma ci abbiamo sempre creduto».

     

    C'è stato un momento in cui sembrava che lei fosse passato di moda.

    «Me lo hanno chiesto in tanti se ero in calo» ("Non era in calo, era in pausa", interviene Riggio).

     

    Cosa cambia con il primo posto?

    «Nulla, noi facciamo video, anche se siamo primi è come essere ultimi, io faccio video perché mi diverto e mi piace far divertire gli altri».

     

    Il primo su Instagram è Cristiano Ronaldo, su Twitter Barack Obama, su TikTok c'è lei.

    «È un bel traguardo. Ieri notte siamo rimasti svegli con il team a seguire il conto alla rovescia su Tok count e abbiamo festeggiato tutti assieme. È un successo di squadra ("No, è merito tuo, prenditelo", dice Riggio)».

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    Ha superato Charli D'Amelio che era la prima da sempre: è una giovane ragazza americana che fa dei balletti simpatici. Che pensa di lei?

    «Ci siamo incontrati alla Fashion Week di Milano a febbraio, mi piace è una persona molto tranquilla (Riggio: "Quando ha visto Khaby gli ha detto: You are a legend!").

     

    Cosa si ricorda più volentieri di questa rimonta?

    «È stato un anno pazzesco, ho incontrato persone meravigliose, siamo cresciuti molto come team.

    Abbiamo anche avuto momenti difficili ma se ami quello che fai niente è davvero difficile. E poi ho fatto il red carpet a Venezia e a Cannes».

     

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    Fare l'attore era il suo grande sogno quando è arrivato su Tik Tok.

    «Lo è ancora».

     

    Aveva detto che si sarebbe messo a studiare l'inglese per andare ad Hollywood.

    «Sto facendo lezione ogni giorno. I am studying English everyday with my teacher. And acting, too».

     

    Studia recitazione? Ha già avuto proposte per fare cinema?

    «Qualcuna sì» (interviene Riggio: "Tante proposte e tutte rifiutate, e non perché non fossero importanti, ma perché Khaby non è ancora pronto per andare sul set").

     

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    Khaby, il suo manager sembra il padre delle sorelle Williams che ha voluto attendere che crescessero per farle debuttare.

    «Gliel'ho detto anche io».

     

    E i suoi genitori? Come stanno? Per loro cosa è cambiato?

    «Sono qui, sono venuti a festeggiarmi. Non abitano più nelle case popolari di Chivasso, però, gli ho comprato una casa poco fuori Milano. Se la meritano».

    khaby lame al giffoni film festival khaby lame al giffoni film festival

     

    E lei, si merita di poter viaggiare con un passaporto italiano?

    «Se dio vuole».

     

     Qualche mese fa il questore di Milano l'ha convocata per la pratica di cittadinanza.

    «Mi hanno fatto delle foto e mi hanno lasciato andare».

     

    Se potesse dire qualcosa alla ministra dell'Interno Lamorgese che cosa le direbbe?

    khaby lame del piero khaby lame del piero

    «Che non è giusto che una persona che vive e cresce con la cultura italiana per così tanti anni ed è pulito, non abbia ancora oggi il diritto di cittadinanza. E non parlo solo per me».

     

    Vedrà che questo storia del visto si sblocca ora che è il re del social più importante del mondo.

    «Ma qui non ci sono solo io. Il visto e magari la cittadinanza mi renderebbero le cose più facili, ma non sarei contento pensando a tutte quelle altre persone che magari sono anche nate in Italia e non hanno lo stesso diritto».

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