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    IN LIBIA VA DI MALE IN GREGGIO – IL GOVERNO DI KHALIFA HAFTAR, CHE CONTROLLA LA CIRENAICA, HA ANNUNCIATO LO STOP ALLA PRODUZIONE E ALL'EXPORT DI PETROLIO  – È UNA RISPOSTA AL TENTATIVO DEL GOVERNO DI UNITÀ NAZIONALE, CHE REGNA SU TRIPOLI E SUL NORD-OVEST DEL PAESE, DI SOSTITUIRE IL GOVERNATORE DELLA BANCA CENTRALE – E IL PREZZO DEL GREGGIO SCHIZZA IN ALTO (+2,1%), OLTRE GLI 80 DOLLARI AL BARILE…


     
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    LIBIA, HAFTAR ORDINA LO STOP ALL'EXPORT DI PETROLIO

    KHALIFA HAFTAR KHALIFA HAFTAR

    (ANSA) - Il governo di Khalifa Haftar che controlla l'est della Libia ha annunciato lo stop alla produzione e all'export di petrolio come risposta al tentativo del governo di unità nazionale che regna su Tripoli e sul nord-ovest del Paese di sostituire il governatore della Banca centrale.

     

    Lo afferma il governo di Haftar in un post su Facebook, secondo quanto riferisce l'agenzia Bloomberg. Nei giorni scorsi il Consiglio presidenziale di Tripoli aveva annunciato la sostituzione del governatore Al-Siddiq Al-Kabir e del board della banca, richiesta che Al-Kabir aveva però rispedito al mittente.

     

    IL PETROLIO CORRE (+2%) CON TENSIONI IN LIBIA E MEDIORIENTE

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    (ANSA) - Il petrolio accelera ulteriormente la sua corsa dopo che il governo che controlla l'Est della Libia ha annunciato lo stop alla produzione e all'export di petrolio in risposta allo scontro in corso con il governo appoggiato dall'Onu sulla guida della banca centrale. Il greggio, già in tensione per il conflitto in Medioriente, avanza del 2,1% con il Brent che torna sopra gli 80 dollari al barile, a 80,71 dollari, e il Wti che sale a 76,42 dollari.

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