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    CIAK, KISS ME BARACK! - COSA NON SI FA PER ESSERE RIELETTI! OBAMA STAMPA UN BACIO “PUBBLICITARIO” A MICHELLE A FAVORE DELLA TELECAMERA CHE RIPRENDE LE COPPIE, DURANTE USA-BRASILE DI BASKET - LA PRIMA VOLTA NON SE N’ERA ACCORTO ED È STATO FISCHIATO - MEGA-POLEMICA SULLE DIVISE DELLA SQUADRA USA ALLE OLIMPIADI: RALPH LAUREN ‘MADE IN CHINA’ - ROMNEY TACE: QUANDO DIRESSE LE OLIMPIADI INVERNALI, LE UNIFORMI FURONO MADE IN BIRMANIA…


     
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    BACIO TRA BARACK E MICHELLE OBAMA ALLA PARTITA USA BRASILEBACIO TRA BARACK E MICHELLE OBAMA ALLA PARTITA USA BRASILE

    1- VIDEO: IL BACIO DI BARACK E MICHELLE OBAMA SULLA "KISS CAM" DURANTE LA PARTITA DI BASKET USA-BRASILE
    http://bit.ly/LxUkrT


    2- VIDEO: BEHIND THE SCENE, OBAMA VISITA GLI SPOGLIATOI E GLI ALLENAMENTI DELLA NAZIONALE DI BASKET AMERICANA
    http://bit.ly/LxUe3s


    3- OBAMA BACIO A MICHELLE PER VOLARE NEI SONDAGGI - I CONSERVATORI: MA AL PRIMO TENTATIVO LEI SI È RITRATTA
    Maurizio Molinari per "la Stampa"

    Obama MichelleObama Michelle

    A bordo campo del Verizon Center Barack Obama siede a fianco della moglie Michelle mentre la nazionale di basket Usa gioca contro il Brasile. La telecamera del palazzetto li inquadra e lui bacia lei, fra i boati di approvazione dei tifosi. Questo è avvenuto lunedì sera, durante il match in cui il Team Usa ha prevalso 80 a 69, trasformandosi rapidamente in un evento dai risvolti elettorali.

    OBAMA E MICHELLE DOPO IL BACIO ALLA KISS CAMOBAMA E MICHELLE DOPO IL BACIO ALLA KISS CAM

    Sebbene infatti il portavoce della Casa Bianca Josh Earnest assicuri che il bacio sia stato «spontaneo» non c'è dubbio che le effusioni in pubblico fra gli Obama giovano alla popolarità del Presidente, trasmettendo l'immagine di un leader più emotivo e umano rispetto al rivale Mitt Romney, il cui carattere distaccato emerge anche dai momenti in cui si trova a fianco della moglie Ann.

    UNIFORMI DELLA SQUADRA USA FATTE DA RALPH LAUREN IN CINAUNIFORMI DELLA SQUADRA USA FATTE DA RALPH LAUREN IN CINA

    Romney loda quasi sempre la moglie e spesso la guarda sorridendo ma al massimo la prende sottobraccio. Di effusioni pubbliche - per non dire di baci non ve ne sono finora state. Gli Obama invece al Verizon Center sono stati protagonisti di un vero quadretto di famiglia: la «Kiss Cam» dello stadio li inquadra, proiettandoli sul megaschermo, lui guarda lei, sorride, le mette il braccio sulle spalle e la bacia sulle labbra mentre lei chiude gli occhi, riservando poi un bacetto per la fronte mentre la figlia maggiore Malia, seduta a fianco del padre, guarda e sorride divertita.

    UNIFORMI DELLA SQUADRA USA FATTE DA RALPH LAUREN IN CINAUNIFORMI DELLA SQUADRA USA FATTE DA RALPH LAUREN IN CINA

    Nella gara costante per incarnare comportamenti e valori del ceto medio, il bacio del Verizon Center al Penn Quarter di Washington consente agli Obama di distaccare i Romney, accumulando un vantaggio che fa comodo alla Casa Bianca in vista delle Olimpiadi di Londra che probabilmente saranno sfruttate da Romney per far ricordare il successo gestionale avuto organizzando i Giochi invernali di Salt Lake City nel 2002.

    DIVISE DELLA SQUADRA INGLESE DISEGNATE DA STELLA MCCARTNEY E FATTE IN CINADIVISE DELLA SQUADRA INGLESE DISEGNATE DA STELLA MCCARTNEY E FATTE IN CINA

    Ma per i blogger conservatori i fatti al Verizon Center sono andati in tutt'altra maniera perché la «Kiss Cam» ha inquadrato gli Obama non una bensì due volte, e nella prima occasione Michelle si sarebbe ritratta davanti alle avances del marito. L'episodio dunque svelerebbe l'esatto contrario di quanto la Casa Bianca vuole far trapelare ovvero che le relazioni fra Barack e Michelle sarebbero tutt'altro che idilliache. Inoltre, quando Michelle si è ritratta il pubblico ha fischiato, sottolineando il disappunto per il mancato bacio presidenziale.

    La controversia sul bacio tiene banco sul web e il portavoce Earnest corre ai ripari con la seguente ricostruzione: «Quando la "Kiss Cam" li ha inquadrati per la prima volta, entrambi non se ne erano accorti, è stata la figlia Malia a dirglielo e quando l'occasione è ricapitata, ancora una volta Malia li ha avvertiti e si sono baciati». Come dire, la vera regista del bacio è stata la figlia. Anche così ci si batte per rimanere alla Casa Bianca.

    OBAMA E MICHELLE BALLANO ACCANTO ALLA FIGLIA MALIAOBAMA E MICHELLE BALLANO ACCANTO ALLA FIGLIA MALIA


    4- LONDRA 2012: SCANDALO DIVISE USA 'CINESI', IMBARAZZO ROMNEY
    Marcello Campo per l'ANSA - La politica americana è in subbuglio dopo aver scoperto che la squadra olimpica Usa sfilerà alla cerimonia d'apertura dei giochi di Londra con uniformi della Ralph Lauren, integralmente 'Made in China'. In periodo di crisi economica, sarebbe stato meglio che Ggli atleti a stelle e strisce sfilassero con uniformi fatte in casa, e non dai temibili ed economicissimi operai cinesi. I parlamentari di destra e di sinistra gridano allo scandalo. Ma il comitato olimpico Usa rispedisce le accuse al mittente: "A differenza della maggior parte dei comitati olimpici in giro nel mondo, noi siamo una struttura privata. Per cui siamo grati ai nostri sponsor per il loro appoggio".

    Come dire, ci danno i soldi, non c'interessa se producono in America o in Cina. Fuori dal coro delle proteste, in evidente imbarazzo, il candidato repubblicano alla Casa Bianca, Mitt Romney, l'uomo dei giochi di Salt Lake City. Malgrado da mesi attacchi Obama di essere stato troppo debole nei confronti del gigante di Pechino, oggi raccomanda prudenza, evitando con cura ogni polemica: "I giochi riguardano lo sport e gli atleti, tutte le altre cose dovrebbero rimanere estranee...", dichiara in tv.

    ROMNEY PRESIDENTE DEL COMITATO OLIMPIADI SALT LAKE CITYROMNEY PRESIDENTE DEL COMITATO OLIMPIADI SALT LAKE CITY

    E non poteva essere altrimenti visto che in passato, l'ex governatore de Massachusetts era già stato messo in croce, sempre per colpa di abbigliamento sportivo prodotto all'estero. Era il 2002. All'epoca era il presidente del comitato organizzatore delle Olimpiadi Invernali di Salt Lake City. In quei giorni finì nei guai perché la ditta che vestiva i tedofori, coloro che portarono la fiaccola olimpica nel cuore dello Utah, produceva le sue divise nientemeno che in Birmania, all'epoca una delle dittature più sanguinarie al mondo. In 10mila, tanti furono i protagonisti di quella staffetta olimpica, si dissero indignati per aver indossato magliette e pantaloni cuciti in un Paese oppresso da una delle peggiori dittature militari della storia.

    Insomma, un incidente che mandò in soffitta la retorica dello spirito olimpico, fatto di pace e fratellanza tra i popoli. In quei giorni si sollevò la protesta mondiale di tutte le associazioni a difesa dei diritti umani. Anche la federazione mondiale dei sindacati scrisse una lettera al comitato internazionale presieduto all'epoca da Jacques Rogge : "Nessuna organizzazione responsabile dovrebbe autorizzare l'uso di prodotti fabbricati in Birmania". Alle proteste, il comitato presieduto da Mitt Romney replicò con una nuova gaffe esilarante: "Questi prodotti non vengono da Burma, ma da Myanmar", pensando che fossero due Paesi diversi. In realtà era sempre la Birmania, peccato che Myanmair era il nuovo nome imposto dal regime. Seguirono delle scuse ufficiali, ma la frittata era già fatta.

     

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