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    FOLLIE AMERICANE - L'ACADEMY SI SCUSA CON LA NATIVA AMERICANA “LITTLEFEATHER” CHE RIFIUTÒ L’OSCAR PER CONTO DI MARLON BRANDO NEL 1973 (L’ATTORE L’AVEVA VINTO PER “IL PADRINO”) E FU FISCHIATA DALLA PLATEA: “L'ABUSO CHE HAI SUBITO... È STATO INGIUSTIFICATO E ANCORA INGIUSTIFICATO” – LA DONNA, ALLORA 26ENNE, LESSE UN DISCORSO SUL “TRATTAMENTO RISERVATO AGLI INDIANI D'AMERICA DALL'INDUSTRIA CINEMATOGRAFICA E TELEVISIVA” - VIDEO


     
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    Da www.lastampa.it

     

    LA NATIVA AMERICANA LITTLEFEATHER CHE RIFIUTÒ L’OSCAR PER CONTO DI MARLON BRANDO LA NATIVA AMERICANA LITTLEFEATHER CHE RIFIUTÒ L’OSCAR PER CONTO DI MARLON BRANDO

    E' diventata famosa in tutto il mondo per essere salita sul palco degli Oscar nel 1973 a rifiutare, per conto di Marlon Brando, la statuetta vinta dal divo americano per Il Padrino. Littlefeather, nativa americana allora 26enne mandata in scena da Brando per leggere un discorso proprio a difesa dei nativi fu fischiata da parte della platea, e oggi, quasi 50 anni dopo, sono arrivate le scuse degli Oscar.

     

    L'Academy ha sottolineato che Littlefeather ha subito abusi «ingiustificati e ingiustificati» dopo il suo breve discorso. «Non avrei mai pensato di vivere abbastanza per vedere il giorno in cui avrei ascoltato tutto questo», ha detto con ironia Littlefeather all'Hollywood Reporter. Presentandosi a nome di Brando - che aveva scritto «un lunghissimo discorso» - Littlefeather aveva detto brevemente al pubblico «che lui con grande dispiacere non può accettare questo premio molto generoso».

     

    LA NATIVA AMERICANA LITTLEFEATHER CHE RIFIUTÒ L’OSCAR PER CONTO DI MARLON BRANDO LA NATIVA AMERICANA LITTLEFEATHER CHE RIFIUTÒ L’OSCAR PER CONTO DI MARLON BRANDO

    «E le ragioni di ciò sono il trattamento riservato agli indiani d'America oggi dall'industria cinematografica e televisiva, e anche dai recenti avvenimenti a Wounded Knee», ha detto - in riferimento a un violento scontro con gli agenti federali in un sito di notevole importanza per il popolo Sioux. Venendo accolta da fischi e pochi applausi del pubblico. Successivamente sono circolate malignità secondo cui la donna fosse solo un'attrice arrivista, o addirittura l'amante di Brando.

     

    «L'abuso che hai subito... è stato ingiustificato e ancora ingiustificato», ha scritto David Rubin, ex presidente dell'Academy of Motion Picture Arts and Sciences, in una lettera a Littlefeather resa pubblica oggi. Rubin ha affermato che il discorso alla 45a edizione degli Academy Awards «continua a ricordarci la necessità del rispetto e l'importanza della dignità umana».

     

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    L'Academy Museum of Motion Pictures ospiterà un evento a settembre , in cui Littlefeather parlerà della sua apparizione agli Oscar del 1973 e del futuro della rappresentazione indigena sullo schermo. In risposta alle scuse, ha chiosato: «Noi indiani siamo persone molto pazienti - sono passati solo 50 anni!», aggiungendo che mantenere il senso dell'umorismo è «il nostro metodo di sopravvivenza».

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