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    “GUARDATE CHE STO TORNANDO, CI TROVIAMO A GIOCARE ALLA PLAYSTATION” – L’ACCOLTELLATORE DI MARTA NOVELLO, SCARCERATO PER UN PASTICCIACCIO GIUDIZIARIO, APPENA USCITO DI GALERA, A NAPOLI, HA SCRITTO UN MESSAGGIO AI SUOI AMICI DI MOGLIANO VENETO – LA RABBIA DEI PARENTI DELLA VITTIMA, ACCOLTELLATA SENZA MOTIVO A MARZO DELLO SCORSO ANNO, E IL CLAMOROSO ERRORE GIUDIZIARIO: IL RAGAZZO È LIBERO PERCHÉ NON HA MAI RICEVUTO LA NOTIFICA DI TRASFERIMENTO…


     
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    Da www.leggo.it

     

    MARTA NOVELLO MARTA NOVELLO

    Ha fatto davvero tanto parlare la storia di Marta Novello, accoltellata senza motivo in strada mentre faceva jogging, e del suo aggressore, un ragazzo di appena 15 anni (ora 16) che è già tornato libero per via di un pasticcio giudiziario. E dalle colonne del quotidiano Il Gazzettino arriva una nuova beffa per Marta e la sua famiglia: il giovane infatti, quando è uscito dal carcere di Napoli, avrebbe subito scritto ai suoi amici di Mogliano un messaggio, dopo aver aperto un nuovo profilo Instagram. «Guardate che sto tornando. Così, ci troviamo a giocare alla PlayStation».

     

     

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    Il giovane, a marzo dell'anno scorso, aveva aggredito Marta senza alcun motivo, con 23 coltellate, riducendola in fin di vita: per lei, per tornare a casa e a una vita normale, ci sono voluti dei mesi. Quell'aggressione aveva scosso l'intera comunità: e quei messaggi, così come la notizia della libertà ritrovata, ha preoccupato parecchie mamme, che hanno chiamato il sindaco Davide Bortolato. «Ho rassicurato, dicendo che al minorenne era stata trovata una struttura, fuori Regione, che lo avrebbe accolto» racconta il primo cittadino al Gazzettino.

     

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    Peccato però che le cose siano andate diversamente: con la mamma a Londra, il sedicenne ha preso l'aereo e si è trasferito da lei. Libero per un pasticcio giudiziario, perché il giovane, rinchiuso nel carcere minorile di Treviso e poi trasferito a Napoli, non aveva ricevuto la notifica della comunicazione di un suo trasferimento dal carcere minorile a una comunità, che Comune e Usl avevano individuato in poche ore, proprio per tener fede all’ordinanza del Tribunale per i Minori di Venezia. Così è uscito, e ora è libero. Non solo di giocare alla PlayStation, ma di fare ciò che vuole.

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