NETANYAHU
1 - IRAN: NETANYAHU CONVOCA GABINETTO SICUREZZA
(ANSA) - Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha convocato per oggi, secondo i media, il gabinetto di sicurezza per discutere l'accordo tra Iran e le potenze del 5+1.
2 - PIÙ ISPEZIONI E MENO CENTRIFUGHE - COSÌ L’INTESA ALLONTANA LA BOMBA
Maurizio Molinari per “la Stampa”
OBAMA NETANYAHU
Con l’accordo-quadro raggiunto a Losanna, l’Iran è più vicino o più lontano dall’atomica?
Gli Stati Uniti ritengono che l’Iran sia più lontano dall’atomica. Se ora il «break-out time», il tempo per raggiungerla, è stimato in 2-3 mesi grazie alle intese diventa di 12 mesi. E le intese resteranno in vigore per 10 anni, con successivi 5 anni di obblighi per Teheran. Usa e Ue ritengono di aver bloccato la corsa dell’Iran all’atomica soprattutto perché l’impianto al plutonio di Arak viene bloccato, il carburante usato spostato all’estero e l’arricchimento dell’uranio limitato a 5060 centrifughe modello IR-1, della prima generazione, nell’impianto di Natanz. Ma a tal fine saranno di vitale importanza le verifiche dell’Agenzia atomica Onu, i cui ispettori per i prossimi 15 anni dovranno certificare il rispetto degli impegni sottoscritti.
rohani e mohamed zarif
Chi vince e chi perde nel negoziato fra l’Iran e il Gruppo 5+1 (Usa, Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna più Germania)?
Vincono Obama e Rohani, i leader che più hanno voluto l’accordo. Il presidente Usa perché convinto che il dialogo con i nemici rafforza la leadership americana nel mondo e, in questo caso, disinnesca la minaccia atomica di Teheran. Il presidente iraniano perché vede riconosciuto il diritto all’arricchimento dell’uranio e ha la possibilità di far ripartire l’economia e gli investimenti grazie alla progressiva riduzione delle sanzioni.
rohani e mohamed zarif
Perdono Israele, Arabia Saudita, Egitto e gli altri Paesi sunniti protagonisti di forti pressioni su Usa e Ue per evitare un’intesa che ritengono pericolosa per la propria sicurezza nazionale. Anche la Russia esce indebolita perché il dialogo fra Usa e Iran che ora inizia consegna nuove opzioni a Obama, riducendo gli spazi per Mosca».
Quale sarà l’impatto economico di questa intesa?
Le sanzioni nazionali e internazionali verranno tolte in fasi successive, parallele all’applicazione degli accordi siglati, ma certamente da subito l’Iran può tornare ad attirare capitali e investimenti stranieri come a pianificare la ripresa dell’export di greggio. Per Teheran significa ossigeno prezioso a fronte di un’economia in affanno. Per le aziende americane ed europee implica la possibilità - nel medio termine - di tornare a vendere prodotti in un mercato di 90 milioni di consumatori.
Come cambiano gli equilibri in Medio Oriente?
Se non vi saranno imprevisti e l’accordo quadro sarà firmato entro fine giugno, si tratterà di un riassetto complessivo degli equilibri in Medio Oriente, destinato ad avere conseguenze talmente ampie da essere difficili da prevedere.
egyptian president abdul fattah al sisi
Dalla rivoluzione khomeinista del 1979 l’Iran è stato un agguerrito avversario strategico degli Stati Uniti ma ora l’intesa nucleare rende possibile un disgelo bilaterale che può portare alla ripresa delle relazioni diplomatiche e alla trasformazione di Teheran in un partner in Medio Oriente, nel segno di una realpolitik che già si affaccia con il convergente impegno militare contro Isis nell’Iraq guidato dagli sciiti. Resta però l’interrogativo di come reagirà il Congresso perché l’opinione pubblica americana resta segnata dalla memoria della crisi degli ostaggi del 1979 e degli attentati commessi da Hezbollah contro civili e militari statunitensi.
Come reagirà Israele?
Per il ministro della Sicurezza Interna israeliano, Yuval Steinitz, «i sorrisi di Losanna sono distaccati dalla realtà perché l’Iran non fa concessioni sul nucleare e continua a minacciare il Medio Oriente grazie a un accordo cattivo e pericoloso». È una lettura condivisa dall’Egitto all’Arabia Saudita, dagli Emirati all’Algeria. Israele ha di fronte a sé tre opzioni: rafforzare la coesione strategica con i Paesi sunniti dando vita a un blocco anti-Iran; puntare sui leader repubblicani del Congresso Usa per ottenere delle modifiche significative a un accordo «pericoloso»; pianificare azioni, militari o di sabotaggio, contro gli aspetti del programma nucleare iraniano che ritiene più pericolosi, ovvero quelli militari.
ESERCITO SIRIANO ESERCITAZIONE DOPO BOMBA NUCLEARE IN ISRAELE