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    ECCO COME SI ARRIVA ALLE TRAGEDIE: L'ADDETTO ALLA SICUREZZA DI NOTRE DAME ERA STATO ASSUNTO DA 3 GIORNI. E HA COMMESSO 30 MINUTI DI ERRORI - IL “NEW YORK TIMES” RICOSTRUISCE LA DINAMICA DELL'INCENDIO DEL 15 APRILE - QUANDO ALLE 18 E 18 IL SISTEMA ANTI-INCENDIO SI È MESSO IN FUNZIONE, L’AGENTE DELLA SICUREZZA DAVANTI AL MONITOR NEL PRESBITERIO NON HA LETTO “FUOCO” MA…


     
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    Da https://www.huffingtonpost.it

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    Trenta minuti di errori, un agente di sicurezza assunto da soli tre giorni, il rischio di veder sparire per sempre la cattedrale di Notre Dame. A distanza di tre mesi dal vasto incendio che ha danneggiato uno dei simboli di Parigi, il New York Times ricostruisce i fatti del 15 aprile. A riportarlo è il Corriere della Sera:

     

    Dopo le prime fiamme, c’è stato spazio per 30 minuti di errori. Il sistema anti-incendio è stato messo a punto in 6 anni da decine di esperti, ma quando alle 18 e 18 si è messo in funzione, l’agente della sicurezza davanti al monitor nel presbiterio non ha letto «fuoco» ma l’indicazione della sacrestia, il codice ZDA-110-3-15-1 (associato a uno dei 160 rilevatori di fumo) e infine il segnale che era scattato il meccanismo di aspirazione.

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    Il quotidiano americano si concentra poi sull’addetto deputato alla sicurezza della cattedrale. “L’agente era neo-assunto, al lavoro da soli tre giorni. Quattro minuti dopo il messaggio di allarme, ha telefonato a un’altra guardia di stanza nella chiesa chiedendogli di andare a controllare nella sagrestia, adiacente all’edificio principale. A 10 minuti dall’allerta, invece di avvertire i pompieri ha chiamato il capo, senza trovarlo.

     

    Venticinque minuti dopo, il capo ha richiamato e ha capito che l’incendio non era nella sagrestia, e ha detto alla guardia di tornare sotto la volta principale. Dopo aver salito 300 gradini l’uomo ha finalmente visto le fiamme nella «foresta», la struttura di legno di quercia che sostiene il tetto, e sono stati chiamati i pompieri. L’incendio stava bruciando le travi da ormai mezzora, e questo ha posto i vigili del fuoco in una posizione di svantaggio quasi impossibile da recuperare”.

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    I pompieri hanno fatto, quindi, il tutto per tutto. Ed è stata una vera e propria impresa.

    “Se la torre Nord fosse crollata, come pareva imminente, ciò avrebbe comportato la caduta delle campane e probabilmente la fine di tutta la cattedrale. Quando Macron ha convocato i vigili del fuoco per ringraziarli, non è stato un gesto formale. Quella squadra ha salvato Notre-Dame, e lo ha fatto rischiando di essere inghiottita dalle fiamme”

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