Emanuele Buzzi per il “Corriere della Sera”
grillo
«Una stilettata» per alcuni, mentre per altri «è impossibile vederci una critica al governo, si trattava di un discorso a tutto tondo». La voce di Beppe Grillo scuote i parlamentari del Movimento. L' affondo del garante, le sue parole («Arriveremo a non capire più chi siamo, dove siamo e cosa facciamo: è esattamente quello che sento io oggi nella politica italiana. Non sappiamo dove andiamo, cosa facciamo e cosa stiamo pensando. Aspettiamo questo Godot...») sono una scossa per il gruppo di senatori e deputati.
Ma a scandagliare la pattuglia emergono dei distinguo. I «volti nuovi», i parlamentari alla prima legislatura, si accostano alle parole del fondatore con un misto di reverenza e distacco. «Mi piacerebbe incontrarlo a Roma», confessa un pentastellato. E prosegue: «Non lo conosco così bene da permettermi di commentare le sue parole». «I suoi sono moniti preziosi sempre: lui rimane la stella polare, Di Maio è la guida invece», sottolinea un altro. «Non so se sia una critica, so che di sicuro la presenza di Grillo sprona a far meglio».
di maio
Insomma, c' è sempre una cortina che divide il garante da chi lo ha solo visto come simbolo del Movimento e non ha potuto condividere con lui alcune fasi concitate della (breve) storia pentastellata. Infatti è soprattutto la vecchia guardia, quella che con Grillo ha condiviso le battaglie dello sbarco in Parlamento «da opposizione» nel 2013 ad accusare il colpo e a soffermarsi sulle parole del fondatore del Movimento.
BEPPE GRILLO
Per l' ala ortodossa - che tollera a fatica alcuni compromessi con la Lega - l' intervento di Grillo è una speranza. «Beppe è Beppe: ciò che dice deve essere di orientamento per tutti». «Condivido ogni parola», sostiene un Cinque Stelle. Mentre Paola Nugnes sostiene: «L' intervento è perfetto, come se lo avessi scritto io. Aspettando Godot».
roberto fico
Lello Ciampolillo punge: «Andare, fare, pensare. La politica del governo sembra incapace di fare tutto ciò, ingabbiata nelle maglie della burocrazia di Roma e di Bruxelles. Il sogno del Movimento 5 Stelle deve rimanere quello di cambiare in meglio la vita dei cittadini, al di là di presunti costi e benefici». «Grillo? Mi pare abbastanza esplicito il senso del suo discorso. Oltre a essere come al solito divertente, dovrebbe suonare come un campanello d' allarme per qualcuno», spiega un parlamentare puntando l' indice contro i vertici del Movimento. «Sentiamo la sua mancanza», sottolineano diversi esponenti della prima ora.
C' è anche, però, chi prova a dribblare i commenti. Come Elena Fattori: «Dovreste chiedere a Beppe: è la persona più giusta a cui chiedere un parere». L' ala governista, invece, apprezza il «senso dell' umorismo, come al solito spiazzante» ma non si sente chiamata in causa dal garante.
BEPPE GRILLO CON LA MANINA
«Beppe non è certo una persona che non prende posizione in modo chiaro: se il suo messaggio fosse stato diretto al Movimento o a qualcuno in particolare avrebbe fatto nomi e cognomi», dice un pragmatico. E un deputato ribatte: «Non montiamo una polemica dove non c' è: Grillo non è solo il nostro padre nobile, ma un plusvalore per tutti. Non ci sono divisioni al nostro interno e stiamo raggiungendo gli obiettivi che ci siamo posti».
Intanto Grillo continua a sferzare la sua platea (e indirettamente la base Cinque Stelle): ieri ha postato sul blog una vignetta satirica di Davide Charlie Ceccon sulla legittima difesa.
BEPPE GRILLO CON LA MANINA BEPPE GRILLO CON LA MANINA BEPPE GRILLO CON LA MANINA beppe grillo alessandro di battista contro la legge elettorale BEPPE GRILLO LUIGI DI MAIO ALESSANDRO DI BATTISTA grillo di battista beppe grillo luigi di maio alessandro di battista contro la legge elettorale BEPPE GRILLO CON LA MANINA