Carlo Tecce per "www.espresso.repubblica.it"
piersilvio berlusconi
Alla fine è accaduto: lo Stato ha registrato la supremazia del gruppo privato Mediaset nei confronti del servizio pubblico Rai. Dal 21 aprile, dopo una arzigogolata delibera dell’Autorità per le garanzie e le comunicazioni, più nota con la sigla Agcom, l’emittente della famiglia Berlusconi dispone di quattro canali di tipo generalista: Rete4, Canale5, Italia1 con l’aggiunta di 20, uno spazio nello spettro televisivo in passato acquisito da Retecapri.
AGCOM
Viale Mazzini è ferma al solito terzetto con Rai1, Rai2 e Rai3, Urbano Cairo ha La7, Comcast (cioè Sky) ha Tv8, Discovery ha la Nove. Questo passaggio di 20 - che sfiora la media giornaliera dell’1 per cento di ascolto - da canale semigeneralista che trasmette eventi sportivi e serie televisive a canale generalista ne aumenta il valore economico e comporta per Mediaset vantaggi industriali e pubblicitari. Cresce il divario pratico e simbolico dai principali concorrenti.
canale 20 mediaset
Nel documento Agcom la novità viene presentata con la tradizionale panoplia di rimandi e citazioni di leggi: “Sempre alla luce dei criteri direttivi individuati dal Legislatore (articolo 32, comma 2, lettera c), del Testo Unico e articolo 1, comma 1035, della Legge di Bilancio 2018), nel I arco di numerazione, sono necessariamente previsti gli spazi nella numerazione destinati: a) ai canali generalisti nazionali (numeri da 1 a 9 e numero 20)”.
Come si evince dalle ultime righe, i canali generalisti sono collocati sul telecomando, in maniera omogenea, da 1 a 9 con l’unica esclusione di 20 che si trova fra i locali e i tematici. Fonti di Mediaset fanno sapere che la richiesta all’Agcom, di riconoscere il rango di generalista a 20, per l’appunto, si era resa necessaria per non perdere la posizione.
laura aria
Il Biscione si è rivolto all’Autorità lo scorso ottobre – anche se dalla stessa precisano che tali domande transitano prima per il ministero per lo Sviluppo – durante il trasferimento delle frequenze televisive per l’arrivo, con enorme ritardo in Italia anche per l’ostruzionismo di Cologno Monzese, della seconda generazione del digitale terrestre.
Sempre nel medesimo periodo si è insediato il nuovo collegio dell’Agcom presieduto da Giacomo Lasorella, fratello della giornalista Carmen, ex vicesegretario generale della Camera, nominato in quota Cinque Stelle. La delibera del 21 aprile è firmata da Laura Aria come commissario relatore. Aria è stata eletta in Parlamento su proposta di Forza Italia. Quantomeno non ha deluso le aspettative.
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