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    “L’AGENTE NINFOMANE DICEVA DI NON RIUSCIRE A LAVORARE SE NON FACEVA SESSO” – SCANDALO NELLA PRIGIONE DI LANTIN, IN BELGIO, DOVE ALCUNI DIPENDENTI OSSESSIONATI DALLE TROMBATE ORGANIZZAVANO ORGE, ANCHE IN ORARIO DI LAVORO – IN ALCUNI CASI LE AMMUCCHIATE SI FACEVANO A CASA DI UNO DEGLI AGENTI, IN ALTRI CASI SI SCOPAVA NELLA PRIMA STANZA LIBERA DEL CARCERE – AD ACCENDERE LE PULSIONI ERA SOPRATTUTTO UN’AGENTE NINFOMANE CHE…


     
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    Scandalo nella prigione di Lantin, nella periferia di Liegi, in Belgio, dove alcuni dipendenti sono stati accusati di aver organizzato delle orge anche durante l’orario di lavoro.

     

    Secondo le accuse riportate da Sudinfo, lo staff, ossessionato dal sesso, organizzerebbe regolarmente incontri di sesso di gruppo dopo il lavoro. Molte di questi incontri a luci rosse  hanno avuto luogo in una vasca idromassaggio di proprietà di uno dei dipendenti, identificato solo come "P".

     

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    Altre volte facevano sesso anche durante il lavoro. Un impiegato senior avrebbe addirittura permesso a una dipendente "ninfomane", denominata "S", di usare il suo ufficio per poter fare sesso con altre persone durante la giornata lavorativa.

    Una fonte anonima ha detto: «Ha detto che se non avesse fatto sesso, non avrebbe potuto lavorare».

     

    La stessa fonte ha raccontato che molti dipendenti erano confusi su come S fosse stata assunta in primo luogo perché aveva un fratello che stava scontando una pena per omicidio nella stessa prigione in cui lavorava. «Veniva a trovarlo ogni giorno come visitatrice ed era molto amichevole con le famiglie dei detenuti nella sala d'attesa - ha continuato l'insider - Era molto arrogante e altezzosa con gli agenti che sorvegliavano la sala visite. La sua ammissione a Lantin, all'epoca, fu uno choc soprattutto perché, come visitatrice per un anno, passò una notte nella prigione».

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    Il fratello di S è stato ora trasferito nella prigione di Huy, a circa 32 km a sud-ovest di Lantin. S sarebbe stata assegnata al reparto femminile della prigione nel tentativo di "calmare i suoi impulsi sessuali", mentre a P è stato vietato di entrare nella zona femminile della prigione poiché si è scoperto che stava facendo sesso con una detenuta.

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    Un portavoce del Dipartimento di Giustizia del Servizio Pubblico Federale del Belgio ha detto al “Daily Star”: «Lunedì mattina siamo stati informati dai media che c'era un problema nella prigione. Abbiamo chiesto al governatore della prigione locale di fare un'indagine interna. Ci saranno delle sanzioni disciplinari».

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