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    L'ALCOL NON E' PIU' CHIC - NEI BAR DEGLI ALBERGHI DI LUSSO ORA VANNO DI MODA I COCKTAIL NON ALCOLICI, COMPLESSE MISCELE DI PISELLI, SPEZIE, SCIROPPI, FRUTTA, GIOIA DEI BARISTI CREATIVI E DEI CLIENTI CHE COSI' SPENDONO LA META'. MA NON VI AZZARDATE A CHIAMARLI 'MOCKTAIL'...
     


     
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    Shivani Vora per “New York Times

     

    cocktail non alcolico cocktail non alcolico

    I rinomati bar degli hotel (tipo l’’American Bar’ del Savoy a Londra o il ‘Bemelmans Bar’ al Carlyle di New York) sono spesso stimati per i loro cocktail innovativi. Oggi tirano molto i miscugli creativi non alcolici, a Parigi come a Los Angeles, ma non chiamateli ‘mocktail’.

     

    «Li considero tanto complessi e importanti quanto quelli alcolici, perciò li chiamiamo semplicemente “cocktail”. I ‘mocktail’ hanno invece connotazione negativa e tendono ad essere estremamente dolci» spiega Chetiyawardana, proprietario del Dandelyan di Londra.

     

    cocktail al savoy cocktail al savoy

    Ad esempio c’è il ‘Bradsell’, combinazione di caffè infuso a freddo, caramello di malto e spezie chai come zenzero e cannella; oppure l’’Apple Sourz-Less’: la base è il distillato non alcolico ‘Seedlip Garden’, poi miscela di piselli, menta, rosmarino, timo, mele, fiocchi di segale, e sciroppo fatto di felce, pino e fior d’arancio.

     

    Il bar vende tra i 50 e i 100 cocktail non alcolici al giorno e i numeri aumentano. I clienti non sono necessariamente astemi. Molti si prendono una sera libera dall’alcol e vogliono comunque uscire e socializzare.

     

    seedlip spice distilalto non alcolico seedlip spice distilalto non alcolico

    Il bar del Savoy offre cinque tipi di cocktail non alcolici e tutti usano la ‘Seedlip Spice’, un insieme di spezie dal cardamomo alla scorza di pompelmo. L’’Art Deco’ include acido citrico, eucalipto, menta e soda. In genere questi drink costano meno dei normali cocktail, talvolta la metà (tra i 10 e i 20 euro).

     

    ZENZERO ZENZERO

    I cocktail con base ‘Seedlip’ si trovano in oltre 100 illustri alberghi: bar Rivoli al Ritz di Londra, Nomad a New York, Le Bar al Four Seasons di Parigi, Walker Inn all’Hotel Normandie di Los Angeles. In tutti questi posti, grazie a budget di spesa superiori alla media e ai tanti ingredienti disponibili, i baristi possono esprimersi al meglio.

     

    Al Bemelmans di New York c’è un sensazionale menù di non alcolici, tipo l’Ananas Cooler, fatto di succo d’ananas, menta, nettare di agave, e ginger beer (zenzero e limone), servito con ghiaccio e guarnito con zenzero caramellato. E’ il bestseller del bar.

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