Mario Sconcerti per il "Corriere della Sera"
PASALIC
Il Napoli sceglie di giocare a Sassuolo con la stessa formazione di domenica e paga un crollo finale complicato dall'uscita di Koulibaly. Ci sono due dati evidenti dietro questo passo indietro. La lentezza dell'ultimo mese con 5 punti in 4 partite, unica vittoria quella con la Lazio leggendaria e già lontana; e soprattutto la mancanza di ricambi, decisiva in stagioni di sessanta partite ognuna con cinque cambi.
PASALIC
Per capirne il peso basta dire che l'Inter ha giocato con 4 cambi nella formazione base e soluzioni tattiche quasi sperimentali. Il Milan ha fatto 6 cambi sui dieci in campo tre giorni fa, l'Atalanta addirittura 7. In totale fanno 17 cambi contro lo zero di Spalletti. Se ci si mettono l'euforia dell'eterna commozione intorno a Maradona, la statua inaugurata allo stadio, i quattro gol alla Lazio che hanno messo in cantina anche la leggendaria superstizione della città facendole confessare il suo splendido ottimismo viscerale, i dieci minuti di pazzia finale diventano quasi un obbligo. La conseguenza del risultato è che Milan e Inter sono a un passo e perfino l'Atalanta può accampare privilegi.
A proposito dell'Atalanta c'è un dato strano, difficile da collocare: è la prima volta che in piena stagione è a distanza colmabile dalla prima in classifica. Oggi sono 5 punti, un anno fa erano 11, due anni fa 10, prima ancora 22, 19 e 8 la stagione del primo quarto posto.
SASSUOLO NAPOLI
Oggi è in corsa reale. Non so quanto questo le giovi, ma la disabitudine alla vetta è comune. Nessuno dei primi quattro tecnici in classifica ha mai vinto uno scudetto. L'Atalanta in otto gare ha ripreso 5 punti al Napoli, 3 all'Inter, 2 al Milan. È in testa dal 16 ottobre e non lo sa. È pronta a cercare di vincere? Non credo. Porta sempre sei uomini intorno al pallone per riprenderlo in fretta, questo le fa tenere il campo con gli altri quattro-cinque. È una grande squadra che si consegna per forza a un po' di disordine. Ma è anche vero che manca una squadra chiaramente migliore dell'altra.
Nel Milan decide ancora Ibrahimovic, che è cura e malattia della squadra, una dipendenza quasi inadeguata. Come previsto utilissimo Messias. Utili perfino i suoi infortuni perché lo tengono oggi in una condizione di euforia muscolare rispetto alla fatica di tutti. Molto importante il turno del prossimo fine settimana. Il Milan è l'unico delle quattro ad avere un turno ufficialmente semplice, la Salernitana. Gli altri sono scontri diretti, l'Inter a Roma e il Napoli con l'Atalanta. Non capiremo troppo, ma abbastanza sì.
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