MIKE POMPEO - NEVER GIVE AN INCH
Estratto dell’articolo di Paolo Mastrolilli per “la Repubblica”
È molto duro l’attacco che Mike Pompeo, ex direttore della Cia, segretario di Stato e probabile candidato alla Casa Bianca, lancia contro Papa Francesco, l’Unione europea e in parte il nostro Paese, nel suo libro Never Give an Inch pubblicato ieri.
Il politico repubblicano, che si era congratulato con Giorgia Meloni per l’ingresso a Palazzo Chigi perché «l’Italia merita e ha bisogno di una forte leadership conservatrice », rimprovera al Vaticano e a Roma la debolezza verso la Cina, e accusa Bruxelles di fare gli interessi di Germania e Francia contro l’Italia e altri Paesi.
Nel capitoletto intitolato L’ipocrisia della Santa Sede , Pompeo scrive che «ho speso una considerevole quantità di tempo ed energia per cercare di convincere una delle istituzioni religiose mondiali più influenti a sostenere la libertà di religione».
PAPA FRANCESCO RICEVE MIKE POMPEO
L’ex segretario di Stato descrive le persecuzioni di Pechino contro leader cattolici come il vescovo Cui Tai, e nota che «alla luce di questi abusi, uno penserebbe che Papa Francesco sarebbe stato veloce nel tenere fede alle sue parole del 2013: “I cristiani devono rispondere al male con il bene, e prendere la Croce come fece Gesù”.
Eppure lui e molti suoi cardinali hanno fatto l’opposto. La politica estera del Vaticano ha sempre propeso verso sinistra, ma non succedeva dai tempi dell’appoggio di Giovanni XXIII per la teologia della liberazione che andasse così contro la libertà, come oggi in Cina ». Si riferisce all’accordo segreto firmato dalla Santa Sede con la Repubblica popolare per la nomina dei vescovi, che boccia come «massiccio fallimento del suo dovere e della testimonianza morale».
PAPA FRANCESCO E LA CINA
[…] Quindi ricorda con fastidio la visita del 2020, quando Francesco si era rifiutato di vederlo, dopo che lui aveva scritto sulla rivista First Things un articolo per chiedere alla Santa Sede di cancellare l’accordo. Così si fa portavoce delle critiche dei conservatori cattolici americani contro il pontefice, e infatti cita l’ex ambasciatrice Mary Ann Glendon, di cui era stato assistente all’università di Harvard: «Il Papa e il Vaticano sanno che il loro accordo è moralmente ingiustificabile, perché non lo hanno mai pubblicato».
Pompeo scrive che «avere a che fare con l’Unione europea è stato uno dei compiti più spiacevoli del mio mandato. Ho lavorato con due controparti ministeriali. La prima era Federica Mogherini, ex membro della Federazione dei giovani comunisti italiani. Il secondo Josep Borrell, socialista. Entrambi mi disprezzavano. E Trump gli piaceva anche meno. Credevano che noi fossimo noiosi e stupidi. Io pensavo fossero agenti ingenui della sinistra ».
MIKE POMPEO FEDERICA MOGHERINI
[…] La «triste verità è che la maggior parte dei leader europei non ha l’istinto di vedere la Cina come una minaccia», e qui arriva un rimprovero anche per Roma: «L’Italia è stata debole nel tenere Huawei fuori dai suoi network » delle comunicazioni. Al proprio paese d’origine Mike riserva solo un ricordo di colore, quando venne a visitare Pacentro, terra dei suoi avi e di un’altra celebrità: «Mi consegnarono un pacco da recapitare a Louise Ciccone, anche nota come Madonna. Pensavano che avendo le stesse radici, fossimo amici. Ovviamente era una cugina, molto distante».
matteo salvini mike pompeo papa bergoglio e la bandiera cinese mike pompeo magro PAPA FRANCESCO RICEVE MIKE POMPEO 1 mike pompeo prima della dieta