1 – L’AUDIO DI MATTINZOLI
Da “AlaNews”
alessandro mattinzoli
"Non sono mai stato per la pena di morte, mai stato violento, sono contro ogni forma di violenza, ma mi auguro che Conte, finita questa emergenza, venga e ne prenda tante. Perché i bergamaschi e i bresciani hanno voglia di dargliele".
FONTANA E CONTE
Sono queste le parole, sicuramente sopra le righe, utilizzate da Alessandro Mattinzoli nel suo audio ai coordinatori bresciani di Forza Italia.
Parole che arrivano a seguito di settimane di schermaglie fra Regione Lombardia, e il suo governatore Attilio Fontana, e l'Esecutivo, a suon di polemiche sui dispositivi di protezione individuale, accuse di non aver gestito al meglio lo scoppio dell'epidemia, e incertezze reciproche sul lockdown. "Quel pezzo di m? di Conte ? insiste in toni parecchio coloriti Mattinzoli - facesse a meno di criticare Regione Lombardia. Qualche errore potremmo averlo anche commesso, ma abbiamo lavorato. Qui c'è un'intera regione che sta andando a puttane e quel c? sta seduto dietro la scrivania e non viene a dire a noi ammalati guardate che ci sono e vi siamo vicini. Vergogna".
giuseppe conte roberto gualtieri
Non solo, però. Mattinzoli parla anche da imprenditore e critica l'approccio di Palazzo Chigi nelle politiche economiche interne e nei rapporti con l'Europa.
"Hanno fatto un provvedimento da 200 miliardi, peccato che non dicano che tra autonomia delle banche e delle agenzie titolate a controllare, l'iter di assegnazione non sia cambiato molto rispetto a prima. Questo mette a disposizione 200 miliardi ma li nasconde. Sto pagando gli stipendi perché la Cassa integrazione in deroga arriverebbe fra quattro mesi. Siamo riusciti a pagare marzo e aprile, poi pagherò maggio e poi non avrò più i soldi. Conte lascia in merda i suoi cittadini, che si vergogni!
ALESSANDRO MATTINZOLI
2 – L’ASSESSORE E I LOMBARDI CHE VOGLIONO MENARE IL PREMIER CONTE
Il Fatto Quotidiano oggi racconta i contenuti di un messaggio audio di Alessandro Mattinzoli, l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Lombardia che si è ammalato di Coronavirus SARS-COV-2 e COVID-19 ed è di recente guarito.
giuseppe conte roberto gualtieri 9
Mattinzoli, 60enne da Desenzano del Garda, ora è sulla via della guarigione, ma le scelte del governo nazionale non gli fanno bene all’umore. Diciamolo, l’assessore berlusconiano è incazzato nero e non si perita a farlo sapere. Ieri, per dire, ha voluto mandare un messaggio vocale via Whatsapp –che Il Fatto Quotidiano ha potuto ascoltare –ai coordinatori di Forza Italia della sua provincia in vista del prossimo direttivo del partito. I toni sono assai sopra le righe e – pur dando per scontato lo stress e la legittima arrabbiatura –passano e di parecchio il confine della legittima critica.
FONTANA E CONTE
Attilio Fontana
Mattinzoli non sopporta il presidente del Consiglio: “Io vi dico una cosa; non sono mai stato per la pena di morte, mai stato violento, sono contro ogni forma di violenza, ma mi auguro che Conte, finita questa emergenza, venga e ne prenda tante. Perché i bergamaschi e i bresciani hanno voglia di dargliele, cioè la gente grezza ne ha voglia, ma anche la gente più sensibile come me la fa diventare grezza. Mandate pure questo messaggio ai giornali…” (invito ripetuto un paio di volte ed evidentemente preso sul serio da qualcuno dei destinatari). Comunque, non siamo certo ai bergamaschi pronti a prendere le armi di Umberto Bossi, ma la zona è quella.
GUIDO BERTOLASO ATTILIO FONTANA
Ora, ad occhio sembrerebbe che i lombardi abbiano tante cose di cui essere incazzati sì con Giuseppe Conte ma soprattutto con Attilio Fontana: dalla sceneggiata sulla zona rossa a Bergamo fino alla strage di anziani nelle case di riposo. Ma evidentemente Mattinzoli ha il polso della situazione:
ALESSANDRO MATTINZOLI A ROMA IL 25 FEBBRAIO 2
Quanto al resto, espressioni colorite o trivali a parte, pare che nella rabbia dell’assessore qualche spazio lo abbiano le polemiche continue tra Palazzo Chigi e Attilio Fontana: “Quel pezzo di m… di Conte facesse a meno di criticare Regione Lombardia. Qualche errore potremmo averlo anche commesso, ma abbiamo lavorato, lavorato, lavorato (…). Qui c’è un’intera Regione che sta andando a puttane e quel c…sta seduto dietro la scrivania e non viene a dire a noi ammalati ‘guardate che ci sono’ e ‘vi siamo vicini’. Vergogna”.