Manuel Follis e Andrea Montanari per "Milano Finanza"
Juventus Stadium
Autogol immobiliare per la Juventus. Nella cavalcata calcistica del club bianconero, avviato al 31esimo scudetto della sua storia e attesa dai quarti di finale della Champions League, qualcosa si è inceppato sotto il profilo non sportivo ma industriale. L'annunciato progetto Continassa, ovvero la riqualificazione dell'area adiacente allo stadio di proprietà della squadra presieduta da Andrea Agnelli, ha subito un brusco rallentamento a causa dell'uscita di scena improvvisa e imprevista di Beni Stabili, la sgr che doveva curarne lo sviluppo attraverso la costituzione di un fondo comune d'investimento ad hoc.
ANDREA AGNELLI LUCIANO MOGGI
Ma la società che nel frattempo è confluita nella newco Investire sgr, ovvero il secondo player del mercato italiano assieme a Polaris sgr della Fondazione Cariplo e Investire Immobiliare di Banca Finnat della famiglia Nattino (Finnat ha il 50,16%) non ha centrato il primo obiettivo fissato, ovvero la ricerca dell'equity a supporto del fondo, tra 50 e 60 milioni, nonostante la bontà del progetto e il blasone della stessa sgr che fino allo scorso anno faceva capo alla Beni Stabili di Leonardo Del Vecchio. Un campanello d'allarme, il mancato reperimento dei capitali, che ha allertato le banche coinvolte nel progetto immobiliare e che stavano studiando le modalità per il supporto finanziario.
Il ritiro di Beni Stabili sgr ha portato con sé un altro problema che indirettamente coinvolge anche la Juventus. Perché una volta ottenuto il via libera al piano di riqualificazione dell'area (38 mila metri quadrati su un diritto di superficie totale di 180 mila), la società di gestione immobiliare aveva siglato il contratto con il costruttore-sviluppatore, ovvero la Ics di Claudio Salini.
lapo andrea agnelli
Imprenditore che a questo punto, secondo quanto appreso da fonti vicine al dossier da MF-Milano Finanza, ha deciso di impugnare le carte e di avviare un'eventuale causa legale sia nei confronti di Beni Stabili sgr sia nei confronti del club torinese. Da qualche settimane le parti in causa e i rispettivi advisor legali stanno valutando la situazione per cercare di definire il tutto. Anche perché se Salini contesta il cambio di sgr, fa leva sul fatto di avere in mano il contratto di costruttore della Continassa. Dal canto suo, secondo indiscrezioni, la Juventus sosterrebbe che nel contratto siglato ci sia una clausola sospensiva legata alla durata del contratto in essere con Beni Stabili .
Per il club di Andrea Agnelli l'accordo è scaduto e quindi la Ics non dovrebbe vantare alcun diritto. È ipotizzabile che si cerchi comunque un accordo bonario della trattativa. Anche perché la squadra quotata a Piazza Affari e controllata da Exor vuole portare a termine il cantiere adiacente allo stadio. Per questo, sempre secondo rumor di mercato, sarebbe stata coinvolta un'altra sgr, la milanese Accademia presieduta da Sandro Medici e guidata dall'ad Alberto Bollea che fa capo alla Banca del Sempione di Lugano.
IL CAMPO NOMADI DELLA CONTINASSA A TORINO
Ma come mai Beni Stabili non è riuscita a trovare i capitali necessari alla costituzione del fondo immobiliare, nonostante il progetto prevedesse la realizzazione della nuova sede della Juve , del centro di allenamento, di un hotel di lusso, di un centro servizi e di residenze private? Il nodo, secondo alcune interpretazione di esperti del real estate, è che per avere successo un simile progetto dovrebbe concentrarsi soprattutto sulla costruzione di abitazioni più che sui servizi commerciali. Un monito che anche altri club in Italia, a partire dal Milan di Berlusconi, dovrebbero tenere a mente.
JUVENTUS STADIUM