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thomas edison
Thomas Edison era un gran rompiscatole. All’inizio del ‘900, lui e un’altro gruppo di pionieri tecnologici del cinema tentarono di monopolizzare l’industria della pellicola, entrando in contenziosi furibondi e mettendo degli scagnozzi a libro paga per intimidire qualunque regista indipendente che non fosse affiliato alla sua banda. Edison sosteneva che quegli “approfittatori ebrei” gli avevano rubato diversi brevetti ed erano diventati ricchi promuovendo la loro “robaccia” in tutta l’America, riferendosi ai film oltremodo razzisti che venivano proiettati nelle sale cinematografiche delle aree urbane più svantaggiate.
thomas edison alla cinepresa
Ad ogni modo, un gruppo di registi indipendenti decise che ne avevano abbastanza delle ingerenze di Edison, e presero la decisione più semplice: quella di allontanarsi da lui il più possibile – in California. I giudici lì erano meno propensi a prendere sul serio le accuse sui furti di brevetti di Edison di quelli del New Jersey, e il tempo che ci avrebbero messo ad attraversare tutto il paese per raggiungerli sarebbe stato sufficiente a farne scadere la validità.
Edison denunciò Carl Laemmle, il fondatore della Universal Pictures, ben 289 volte, senza avere mai successo fino alla sua morte (sebbene la 290ma volta, avrebbe potuto davvero vincere il caso). Tra gli altri che si opposero al gruppetto di Edison (sia per vie legali che letteralmente) e poi si trasferirono a ovest ci furono i fondatori della 20th Century Fox, della Paramount, dell’MGM e delle sale teatrali Loews.
edison films
In maniera piuttosto diretta perciò, l’avarizia dello “stregone di Menlo Park” portò alla nascita e alla creazione di Hollywood così come la conosciamo. È forse questo il motivo per cui oggi esistono così tanti film sui Minions?
thomas edison alla cinepresa 2
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