Da www.ansa.it
FRANCO COPPI
"La nostra richiesta è che il Dottor Berlusconi venga assolto perché il fatto non sussiste, noi non neghiamo che abbia versato denaro alle persone coinvoltre nei processi Ruby uno e due, ma continuiamo a sostenere che non l'abbia fatto per finalità corrutive". Così ha esordito il professore Franco Coppi nella sua arringa nel processo milanese a carico del leader di Fi e altre 28 persone per il caso Ruby ter.
Già ad ottobre era intervenuto per chiedere l'assoluzione l'altro legale del Cavaliere, l'avvocato Federico Cecconi. La tesi della difesa, infatti, è che quei versamenti alle ex ospiti delle serate di Arcore sono stati effettuati per aiutare le ragazze e per risarcirle dei danni a loro causati dallo scandalo mediatico.
BERLUSCONI RUBY BUNGA BUNGA
Le ragazze ex ospiti delle serate di Arcore "non avrebbero mai potuto assumere la qualità di testimoni" e quindi, quando si sono sedute sul banco dei testi nei processi Ruby 1 e 2, non avevano la qualifica di "pubblico ufficiale". Lo ha evidenziato, richiamandosi all'ordinanza del Tribunale milanese del novembre 2021, l'avvocato Coppi , che ai riferimenti al merito del processo ha aggiunto anche questioni giuridiche.
I giudici del processo, infatti, a novembre 2021 con un'ordinanza hanno dichiarato inutilizzabili tutti i verbali delle ragazze resi nei processi Ruby (le presunte false testimonianze), perché in sostanza le giovani, secondo il Tribunale, andavano già indagate dal marzo 2012 e sentite in aula con la garanzia dei testi assistiti da avvocati, cosa non avvenuta. "Se tutte queste promesse e versamenti di denaro contestati - ha chiarito Coppi - sono stati fatti a persone che non erano testimoni, che non erano pubblici ufficiali, il reato di corruzione non si integra"
BERLUSCONI RUBY
"La qualità di teste si acquista con la citazione", ha aggiunto il legale, ossia quando la persona viene convocata per deporre. E ha respinto, dunque, la tesi dell'accusa secondo cui le ragazze sarebbero state testi già nell'autunno 2011 (prima di quando andavano indagate, stando all'ordinanza) quando erano state indicate nelle liste testi dei processi. Oggi ha parlato anche la difesa di Giovanna Rigato, una delle cosiddette 'ex olgettine', e si sono conclusi quindi gli interventi difensivi. "E' stata aiutata per molto tempo dal dottor Berlusconi - ha detto il legale di Rigato - e quindi ha ritenuto di godere di un diritto di prelazione per essere aiutata ancora". Il riferimento è al processo in cui è imputata a Monza per tentata estorsione ai danni del Cavaliere.
RUBY BERLUSCONI
Per Berlusconi, l'aggiunto Tiziana Siciliano e il pm Luca Gaglio (che ha preso la parola per le repliche) hanno chiesto 6 anni di reclusione e una confisca da 10 milioni di euro.
Replicando agli argomenti della difesa, Gaglio ha detto che "la difesa di Berlusconi chiede una sentenza con cui si eluda in tutti i modi il merito, ossia le prove che la Procura ha raccolto, vuole una sentenza scollata dalla prova, vuole una sentenza che dribbli in tutti i modi le prove raccolte', in riferimento alla tesi difensiva legata all'ordinanza dei giudici del novembre 2021 con cui i giudici della settima penale avevano dichiarato inutilizzabili tutti i verbali resi dalle ragazze.
"Questo processo è durato 6 anni, non 12 anni come detto dalle difese, è stato molto lungo per i rinvii per il Covid, ma anche per le richieste di impedimento dell'imputato Berlusconi", ha aggiunto il pm. Il 25 gennaio ci saranno le repliche delle difese e il 15 febbraio la camera di consiglio per il verdetto.