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    CHI POTEVA MAI CORRERE IN SOCCORSO DI “PLAYBOY”? UN ITALIANO! - L’AVVOCATO DI CICCIOLINA, LUCA DI CARLO, VUOLE METTERE LE MANI SUL 35% DELLE AZIONI DEL GRUPPO DI HUGH HEFNER: “SALVERO’ IL MAGAZINE E LE CONIGLIETTE DALL’ESTINZIONE” - MA CHI LI SGANCIA I 45 MILIONI DI DOLLARI, NECESSARI ALL’ACQUISIZIONE? 


     
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    Daniele Chicca per http://www.wallstreetitalia.com

     

    la rissa tra filippo facci e luca di carlo a domenica live 9 la rissa tra filippo facci e luca di carlo a domenica live 9

    Grazie all’acquisto di una quota da parte dell’italiano Luca Di Carlo, “L’avvocato del Diavolo”, la popolare e rivoluzionaria rivista Playboy continuerà a esistere, seppur reinventandosi. Impedendo il blitz della società americana di private equity Rizvi Traverse, che sarebbe interessata a mettere le mani sul 35% che il fondatore Hugh Hefner ha lasciato ai suoi eredi dopo la sua morte, l’italiano permetterà al magazine delle conigliette di rimanere in vita, rilanciandosi nella versione digitale.

     

    luca di carlo luca di carlo

    “Compro Playboy Enterprises” e “salverò Playboy Magazine e le conigliette Playmate dall’estinzione”, promette Di Carlo contattato da Wall Street Italia. “Sono mie le azioni societarie di Hugh Hefner”, assicura l’avvocato “re del cinema hard”, come lo definisce l’agenzia parlamentare, l’agenzia di stampa parlamentare più antica d’Italia.

     

    La stampa della rivista si interromperà ma per lo meno, riferiscono a Wall Street Italia fonti vicine a Luca Di Carlo, il business editoriale rimarrà inalterato. Il gruppo di private equity avrebbe voluto assicurarsi una quota maggioritaria della società per acquisire il marchio, con cui poter fare bigiotteria, come diamanti, e abbigliamento firmati. Ma il 35% è ancora bloccato e non è credibile che questo avvenga, secondo quanto riportato dalle fonti.

    luca di carlo luca di carlo

     

    L’obiettivo dell’avvocato Luca Di Carlo è invece quello di acquistare il 35% della società per conservare l’essenza del magazine, la sua linea e il suo fine ultimo per il quale la società Playboy è nata. Si tratta di un magazine considerato rivoluzionario dal punto di vista sessuale e sociale per la sua epoca. Non farla cadere in mano a una società di investimento che ne farebbe invece soltanto, secondo le fonti, un business commerciale, è l’obiettivo principale di Luca Di Carlo.

     

    luca di carlo ilona staller luca di carlo ilona staller

    Negli ultimi tempi Di Carlo ha pubblicamente e con forma scritta manifestato la volontà agli eredi di Hefner di acquistare le quote azionarie sociali della Playboy Enterprises. Il capitale azionario ereditario è del 35% per un valore di circa 45 milioni di dollari decurtato dei debiti che ammontano a svariati milioni di dollari: sono anni infatti che il magazine chiude gli esercizi con perdite di milioni di dollari progressivamente aumentate negli anni.

     

    LUCA DI CARLO LUCA DI CARLO

    Hefner, morto il 27 settembre dell’anno scorso, ha trasferito nel 2011 la maggioranza delle azioni societarie trattenendo il 35% del patrimonio azionario per un valore di circa 45 milioni di dollari che sono destinate ai figli. La società di investimenti Rizvi Traverse vuole imporre il ruolo di azionista di maggioranza per acquistare forzosamente le azioni dagli eredi di Hefnere.

     

    Gli eredi sono liberi di cedere le loro azioni a chiunque, vicenda che porterà a un eventuale innesco di processo da parte della Rizvi Traverse che ha interesse a diventare proprietaria al 100% della Playboy Enterprises. L’avvocato Luca Di Carlo e i figli di Hefner saranno probabilmente costretti a vedersela processualmente contro il socio di maggioranza.

    playboy bunnies copia playboy bunnies copia

     

    Di Carlo è passato agli onori della cronaca quando fece assolvere la pornostar ed ex deputata del Parlamento italiano Ilona Staller, in arte Cicciolina, in un processo penale, vincendo sulla connessa richiesta risarcitoria milionaria contro l’ex coniuge artista americano Jeff Koons, in relazione alla guerra legale del rapimento internazionale del loro figlio minore portato dagli Stati Uniti in Europa.

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