Sandra Riccio per “la Stampa”
assegni
L'assegno circolare ritorna nel mirino dei truffatori. L'ingegnosità dei ladri di oggi ha individuato una nuova falla in questo mezzo di pagamento del passato, pre carte di credito, pre paypal e pre Internet. Chi pensava di salvarsi puntando sull'«antico» dovrà tenere gli occhi bene aperti. I casi di furti di denaro via assegno di pagamento si stanno moltiplicando in tutta la Penisola.
Gli stratagemmi sono ben architettati. Due sono i copioni seguiti dai ladri: il primo passa per la clonazione dell'assegno che viene ben riprodotto e successivamente incassato con documenti falsi. Il secondo metodo è ben più sofisticato e pericoloso perché intercetta l' assegno, totalmente autentico, che è in viaggio via posta verso il suo destinatario. Una volta individuata la lettera giusta, viene dirottata nelle mani di chi poi incasserà i soldi con un documento falso.
assegno
Di solito si tratta di assegni di pagamento inviati da grandi enti come l' Inps. In banca, al momento dell' incasso, difficilmente si accorgono del raggiro e, in questo modo, i soldi prenderanno presto il largo. Va detto che in questo caso, a essere truffati sono gli enti o le banche e non il pensionato o la famiglia.
«Ci sono vere e proprie organizzazioni dietro a questo nuovo tipo di inganno con tanto di complici che forniscono le informazioni giuste» dicono dal Comando Provinciale Carabinieri di Roma. Molte volte queste operazioni vengono fatte targetizzando l' obiettivo da colpire ancora prima di agire.
truffatori
Questo tipo di raggiri è facilitato dal furto dei nostri dati personali che è alla base di questo tipo di truffa. Ci vuole un documento per arrivare ai soldi. Succede allora che la fotocopia della nostra carta d' identità o del passaporto, che tante volte è necessaria per attivare un nuovo servizio, può diventare una facile porta di accesso a questo tipo di raggiri. Basta il dipendente infedele che rivende i nostri documenti, protetti in realtà dalla legge sulla privacy, per far esporci al peggio.
Internet è un altro enorme bacino di pesca dei nostri dati personali. Basta poco per risalire ai nostri profili dettagliati e riportarli su carte di identità ancora in bianco che si acquistano facilmente in rete, nei tanti canali oscuri del dark web. Occorre tenere sempre la guardia alta. Le strategie che i moderni ladri riescono a escogitare sono in continua evoluzione e crescono vorticosamente.
Lo testimoniano i recenti dati dell' Osservatorio Crif sulle frodi creditizie e i furti di identità. Parlano di una vera e propria esplosione degli episodi di raggiro nel primo semestre del 2017: con oltre 11mila casi rilevati, praticamente 60 al giorno, l' aumento è stato quasi del 40% (+39,5%). Il danno è stimato in più di 80 milioni di euro (l' importo medio è di 7mila euro). Nel corrispondente semestre dei 2 anni precedenti, la media delle frodi si era invece attestata intorno alle 8.000 unità.
arte della truffa
Per capire la dimensione del fenomeno, che spesso è ancora sottovalutato, basta fare il confronto con il numero di rapine ai danni degli istituti di credito: nell' intero 2016 sono state solamente 360, con un bottino medio pari a circa 29.500 euro. I più bersagliati dal furto d' identità sono i più giovani.
Cresce, infatti, il numero di vittime con meno di 30 anni, a conferma del fatto che l' attenzione verso i rischi non è adeguata in questa fascia d' età. Come difendersi? «Per i consumatori è indispensabile tenere sotto controllo i propri dati personali - dice Beatrice Rubini di Crif -. E' bene tenere d' occhio il nostro estratto conto per controllare che non vi siano spese anomale così come è opportuno diffidare delle offerte incredibili, quelle che sembrano troppo belle per essere vere, perché potrebbero nascondere una truffa».