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    L’ELEZIONE DI CHIAMPARINO ALLA “STATO-REGIONI” È L’ENNESIMA VITTORIA DEL RENZUSCONI: IL SUO VICE È CALDORO, L’UNICO PRESIDENTE DI REGIONE IN CAPO A FORZA ITALIA - SCONFITTA LA LEGA, MASTICANO AMARO ZINGARETTI E ROSSI - DELRIO ISOLATO, RENZI PREFERISCE LA SERRACCHIANI


     
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    RENZI RENZI

    Alla fine l'asse Renzi-Berlusconi regge pure nella Conferenza Stato Regioni: eletto Presidente il candidato renziano Sergio Chiamparino e vice Stefano Stefano Caldoro, l'unico Presidente di Regione in capo a Forza Italia. Sconfitta invece la Lega che non ottiene posti che contano ma deve accontentarsi di rivendicare "un presidente del Nord" (anche se del Pd).

     

    berlusconi caldoro berlusconi caldoro

    Eppure stamattina, alla riunione al Nazareno convocata dalla Serracchiani (Presidente del Friuli Venezia Giulia nonche' vicesegretaria del Pd renziano) le cose erano andate malissimo: i governatori pd non accettano il diktat renziano di indicare in maniera unitaria Chiamparino ed il Partito democratico si presenta alla votazione decisiva spaccato su tre nomi: Rossi (Presidente Toscana), Burlando (Presidente Liguria) e appunto lo stesso Chiamparino, il candidato di Renzi.

    graizano delrio graizano delrio

     

    Si rischia la palude, ma nel momento di massimo pericolo torna a dettare legge il Patto del Nazareno: e cosi', con la sponda di Forza Italia, Presidente della Conferenza viene eletto il renziano Chiamparino (66 anni, in politica dal '75, alla faccia della rottamazione!) mentre il vice viene votato il berlusconiano Caldoro. Un nuovo trionfo per il Renzusconi, che anche qui nella Conferenza Stato Regioni pianta la propria doppia bandierina.

     

    Debora Serracchiani seduta tra i simboli del PD Debora Serracchiani seduta tra i simboli del PD NICOLA ZINGARETTI NICOLA ZINGARETTI

    Masticano amaro in tanti, a partire dal Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, vittima della prima ora del veto renziano. E poi Enrico Rossi, che fino alla fine ha tentato di sbarrare il passo a Chiamparino. Ma il vero sconfitto e' il sottosegretario Delrio (sempre piu' osteggiato da Renzi e bandito dal "giglio magico") a cui e' stato tolta questa delicata partita nello Stato-Regioni per affidarla la piu' fedele Serracchiani.

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