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    L’EREDITA’ DI MOLHEM- IL RAGAZZINO SIRIANO UCCISO AD ALEPPO LASCIA ECCELLENTI SCATTI DELLA GUERRA IN SIRIA. LA REUTERS GLI AVEVA DATO LA MACCHINA FOTOGRAFICA MA NESSUN TIPO DI PROTEZIONE


     
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    da www.businessinsider.com

    Un ribelle spia dai buchi di un negozioUn ribelle spia dai buchi di un negozio

    Il fotogiornalista Molhem Barakat aveva diciotto anni (diciassette secondo alcuni) ed è stato ucciso lo scorso 20 dicembre in una battaglia per il controllo dell'ospedale al-Kindi Hospital di Aleppo.

    Il ragazzo siriano da maggio fotografava la guerra nel suo paese con attrezzatura fornita dalla Reuters, il che pone diverse questioni sulla scelta dall'agenzia di stampa. Il ragazzo non era dotato di protezione, ma aveva accesso fra i ribelli e le sue foto sono apparse in siti e giornali importantissimi.
    Pare venisse pagato circa cento dollari per una decina di scatti e ricevesse qualche bonus nel caso le foto fossero selezionate dal New York Times Lens Blog.

    A parte le polemiche che corrono in rete sul suo sfruttamento, le foto che Molhem ha scattato sono davvero eccellenti. Molhem aveva suo fratello arruolato fra i ribelli e non si considerava un osservatore imparziale, bensì un partecipante alla rivoluzione.

    Molhem Barakat il fotogiornalista ucciso lo scorso dicembreMolhem Barakat il fotogiornalista ucciso lo scorso dicembre

    Molti soldati che ha fotografato sono anche più giovani di lui, alcuni addirittura undicenni. In comune avevano una adolescenza inconsueta, cancellata dalla brutalità della guerra.
    Ecco alcuni suoi importanti scatti, tra fucili imbracciati da mani troppo piccole, negozi diventati groviere, gente che fugge in Turchia e bambini che vendono dolci tra le granate.

    Il tank dei ribelli lancia granate contro le forze leali di AssadIl tank dei ribelli lancia granate contro le forze leali di Assad

     

     

     

     

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