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    “L’ESONERO DI MOURINHO? LA SCELTA SI STA RIVELANDO LA MIGLIORE CHE SI POTESSE PRENDERE” – PIERO TORRI SU “REPUBBLICA” ESALTA LA ROMA DI DE ROSSI: “HA RIBALTATO LA FILOSOFIA PRECEDENTE DOVE SI PUNTAVA A SUBIRE UN GOL MENO DEGLI AVVERSARI. ORA LA SQUADRA GIOCA PER FARNE UNO IN PIÙ DEGLI AVVERSARI DI TURNO. PELLEGRINI È STATO RESTITUITO AL CALCIO. APPLAUDITE IL DYBALA DEI TEMPI MIGLIORI. SORPRENDETEVI PER CELIK. QUESTA È LA ROMA. BASTAVA FARLA GIOCARE A CALCIO…”


     
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    Estratti dell’articolo di Piero Torri per https://roma.repubblica.it/

     

    de rossi de rossi

    È come se Mou fosse esonerato ogni settimana. Partita dopo partita, la clamorosa scelta della proprietà texana di mettere alla porta il guru portoghese, che pure noi all’epoca giudicammo inopportuna nei tempi e nei modi ma non nella sostanza, si sta rivelando come quella migliore che si potesse prendere.

     

    Daniele De Rossi ha rivoluzionato una Roma che nelle ultime sette partite di campionato (più le due europee contro il Feyenoord che hanno garantito la qualificazione agli ottavi di Europa League) è seconda in classifica alle spalle solo dell’ingiocabile Inter di questa stagione;

     

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    In meno di cinquanta giorni, il Sedici ha riconsegnato ai sempre meravigliosi tifosi giallorossi che passano da un sold out a un sold out, una Squadra, nel senso collettivo del termine e nel senso singolo di giocatori rigenerati e riportati a quei livelli che Mou negava potessero essere messi in campo.

     

    MOURINHO PELLEGRINI MOURINHO PELLEGRINI

    La quaterna di Monza che solo il permaloso Palladino è riuscito a non capire, ne è stata un’ulteriore conferma. Una vittoria che è stata il trionfo della rivoluzione decisa dal nuovo allenatore. Una rivoluzione che si può sintetizzare in pochissime e banali parole: oggi la Roma gioca a calcio. Partendo dalla consapevolezza che le qualità migliori le ha negli uomini offensivi, De Rossi ha ribaltato la filosofia precedente dove si puntava a subire un gol meno degli avversari.

     

    de rossi de rossi

    Ora la Roma va in campo pensando l’esatto opposto, ovvero si gioca per farne uno in più degli avversari di turno. Finora i dividendi sono stati un trionfo, anche al di là anche di un calendario che è stato un utile alleato della rivoluzione derossiana. I primi a capirlo sono stati i calciatori. Che il nuovo allenatore ha coinvolto nella totalità della rosa in un progetto che sembrava improponibile di fronte alle esternazioni del portoghese che continuava a dire di una rosa scarsa, incompleta, incapace di giocare un calcio con schemi, idee, alternative, capacità di leggere e capire le partite.

     

    Guardate che Pellegrini è stato restituito al calcio. Applaudite il Dybala dei tempi migliori in grado di giocare con una continuità d’altri tempi. Sorprendetevi per un Celik che entra in campo e fa vedere di non essere così inadatto al calcio di serie A. Stupitevi di fronte a un Paredes in grado di essere quel regista tanto cercato ma non visto da Mou. Questa è la Roma. Bastava farla giocare a calcio.

    PELLEGRINI SVILAR DE ROSSI PELLEGRINI SVILAR DE ROSSI DE ROSSI DE ROSSI

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