Estratto dell’articolo di Francesca Del Vecchio per “La Stampa”
Roberto Cenati - presidente anpi milano
«È un bagno di sangue, non lo sterminio programmato di un popolo. La parola “genocidio” va usata con delicatezza». Roberto Cenati, presidente dell’Anpi Milano dal 2011 che si era espresso in questi termini sul conflitto a Gaza, si è dimesso in maniera «irrevocabile» contestando ai vertici nazionali dell’Associazione partigiani la scelta del termine “genocidio” per la manifestazione del prossimo 9 marzo. Una scelta che, rivendica il direttivo, è stata fatta partendo dall’istruttoria portata davanti al Tribunale penale internazionale dell’Aja.
Insomma, in disaccordo con la linea nazionale sulla Palestina, Cenati ha preferito lasciare la carica: «Non discuto che, dopo il 7 ottobre, il governo di estrema destra di Netanyahu abbia avuto una reazione esagerata ed eccessiva e abbia provocato migliaia di morti - spiega - ma, ripeto, non è un genocidio, che vuol dire lo sterminio programmato scientificamente di una popolazione».
gianfranco pagliarulo presidente anpi
Prende le distanze e si dice «stupito» per le dichiarazioni di Cenati il presidente nazionale Gianfranco Pagliarulo che rivendica la scelta delle parole d’ordine della manifestazione spiegando che «dire “Impediamo il genocidio”, significa che non c'è ancora ma c'è il pericolo concreto che accada».
Più netti gli attivisti Pro Palestina che hanno sfilato per le strade di Milano ieri pomeriggio: «Vergogna Cenati: grazie per esserti dimesso per non aver accettato la parola genocidio» […]
Roberto Cenati - presidente anpi milano Roberto Cenati - presidente anpi milano GIANFRANCO PAGLIARULO ANPI