Migranti Libia 5
1 - COME SONO UMANI I NORDEUROPEI! - LA SINISTRA IN DANIMARCA APPROVA LA LEGGE CHE PREVEDE L'ISTITUZIONE DI CAMPI EXTRA-EUROPEI DOVE SEGREGARE I RICHIEDENTI ASILO IN ATTESA DI RISPOSTA DA PARTE DELLE ISTITUZIONI DANESI - UNA PROCEDURA AL CUI CONFRONTO QUELLA IMPOSTA DA TRUMP (L’ATTESA NEI CAMPI IN MESSICO) ERA SOFT - IL PARADOSSO FINALE? IL MINISTRO DELL'IMMIGRAZIONE DANESE, MATTIAS TESFAYE, E’ UN SOCIALDEMOCRATICO FIGLIO DI IMMIGRATI ETIOPI…
2 - MIGRANTI, NON SI TROVA L'INTESA UN MIRAGGIO LA RIDISTRIBUZIONE COPENAGHEN SI SGANCIA DALL'UE
migranti lampedusa 12
Valentina Errante per “il Messaggero”
È un quadro ancora pieno di incertezze quello che viene descritto da autorevoli fonti diplomatiche europee in merito al negoziato di Roma con Parigi e Berlino su un meccanismo di solidarietà in materia di immigrazione per far fronte agli arrivi annunciati nei mesi estivi. E a generare preoccupazione sono anche le scelte dei singoli stati, come la Danimarca che ha votato una legge per sganciarsi da Bruxelles.
luciana lamorgese
La premessa è che l'aiuto, se arriverà, non sarà gratuito. La chiave per l'intesa è che il nostro Paese si mostri «più disponibile e flessibile» nelle trattative sul Patto sull'Asilo, al palo da mesi sull'aspetto centrale dell'equilibrio tra solidarietà e responsabilità. L'atteggiamento dell'Italia e degli altri Paesi del fronte Mediterraneo negli ultimi mesi viene descritta come «poco costruttiva». Il tentativo è di cercare margini con il nuovo premier, Mario Draghi, per generare una dinamica nel dossier.
MIGRANTI A LAMPEDUSA
Segnali di incoraggiamento per l'Italia, grazie al pressing della Commissione Ue, arrivano dalla Lituania e dal Lussemburgo, che dopo l'Irlanda si sono fatti avanti per accogliere i migranti sbarcati sulle coste siciliane. Ma si tratta più di una dimostrazione più di apparenza che di sostanza: tra Dublino, Vilnius e Lussemburgo, i posti a disposizione sono meno di trenta.
LA DANIMARCA
Intanto la Danimarca, che con l'Austria da sempre spalleggia i quattro Visegrad (Ungheria, Polonia, Slovacchia e Repubblica Ceca) contro qualsiasi ipotesi di ridistribuzione, mostra il suo volto più intransigente, con il via libera in Parlamento (70 voti favorevoli e 24 contrari) a una legge che prevede la delocalizzazione delle procedure per la richiesta di asilo, con l'apertura di centri in Africa.
Mattias Tesfaye
Ruanda, Egitto e Eritrea sono i paesi citati dai media danesi. Una misura che la escluderebbe da un'eventuale ridistribuzione di chi approda sulle coste italiane e ha suscita l'ira di Bruxelles e delle Nazioni Unite, incassando invece il plauso del leader della Lega, Matteo Salvini. Un portavoce dell'Esecutivo comunitario ha evidenziato che l'Ue «condivide le preoccupazioni espresse dall'Alto commissariato per i rifugiati dell'Onu (Unhcr), sia sulla compatibilità degli obblighi internazionali della Danimarca che sul rischio di minare le fondamenta del sistema internazionale di protezione, perché l'iniziativa solleva questioni sull'accesso alle procedure di asilo».
URSULA VON DER LEYEN MARIO DRAGHI
La Commissione europea ora analizzerà il testo, prima di stabilire i passi da compiere. Per l'Unhcr, Copenaghen «rischia di avviare un effetto domino in cui altri Paesi in Europa e nelle regioni vicine esploreranno la possibilità di limitare la protezione dei rifugiati sul proprio suolo».
MIGRANTI A LAMPEDUSA 1
L'APPUNTAMENTO
Della questione migranti si tornerà a parlare martedì a Lussemburgo, al consiglio Affari interni. Ma il tempo previsto per l'aggiornamento sullo sviluppo nei negoziati sul Patto sull'asilo è di soli cinque minuti. Un segnale chiaro da parte della presidenza di turno portoghese. Una discussione più ampia sul dossier è attesa al pranzo dei ministri, quando, probabilmente, saranno affrontati il caso Danimarca (che comunque ha un opt out sulle politiche comuni dell'asilo) e la richiesta sui ricollocamenti dell'Italia.
Il punto migration figura anche nell'ultima bozza dell'agenda del vertice dei leader Ue del 24 e 25 giugno. Oggi gli ambasciatori al Coreper (Comitato rappresentanti permanenti) avranno la prima discussione di preparazione al summit.
Mattias Tesfaye