«In Italia persistono squilibri macroeconomici che richiedono monitoraggio e azione decisiva»: lo afferma la Commissione Ue sottolineando che «andamento dell'export, perdita di competitività e debito elevato che in una situazione di crescita condizionata richiedono attenzione per ridurre i rischi di effetti avversi».
Giorgio Napolitano«La persistente debolezza strutturale ha ridotto la capacità italiana di assorbire gli shock economici, la condizione finanziaria resta fragile e le prospettive di crescita a medio termine restano condizionate - si legge nel rapporto sugli squilibri macroeconomici stilato dalla Commissione Ue - Nonostante siano state prese misure importanti per affrontare questi squilibri, che la Commissione ha indicato già a maggio e novembre 2012, la loro piena applicazione resta una sfida e servono azioni in diverse aree».
«Un sistema fiscale più favorevole alla crescita»: lo chiede la Commissione Ue all'Italia invitandola anche ad «applicare in pieno le riforme adottate negli ultimi mesi, e proseguire lo sforzo, per sostenere il consolidamento dei conti e liberare il potenziale di crescita».
JUNCKER«La capacità di ripresa delle banche italiane si è molto indebolita da metà 2011, minando la loro capacità di sostenere l'attività economica» afferma il rapporto, secondo cui «la recessione a doppio calo ("double-dip") ha aumentato il rischio di credito nel settore privato».
ROTTURA DELL EURO«L'export italiano soffre del modello di specializzazione delle imprese, simile a quello cinese, che punta su settori "low-tech" per la scarsa capacità di innovazione delle aziende - si legge nel rapporto - Responsabili anche barriere normative e clima sfavorevole al business».
«Migliorare istruzione e Pa, rendere più facile la vita alle imprese».«La Commissione chiede all'Italia di «modernizzare il settore dell'istruzione, migliorare con decisione l'ambiente in cui operano le imprese e l'efficienza della pubblica amministrazione».
«Debito alto, Italia debole, rischio contagio». «Il debito elevato resta un grave problema dell'Italia - dice la Commissione Ue - che è sempre vulnerabile ai repentini cambiamenti dei mercati e permane quindi il rischio di contagio al resto della zona Euro se si dovesse intensificare nuovamente la pressione sul debito italiano».
«Bene il progetto pilota dei 5 big». La Commissione Ue «accoglie molto bene» la lettera inviata dall'Italia e da altri quattro big europei per il progetto pilota per la lotta all'evasione fiscale con lo scambio automatico di informazioni, ma rileva che sarebbe meglio che il progetto fosse esteso ai 27. Lo ha detto la portavoce del Commissario europeo alla fiscalità Algirdas Semeta, auspicando anche che l'Austria segua presto l'esempio del Lussemburgo che, come annunciato dal premier Juncker, abolirà il segreto bancario nel 2015.