DIEGO ARMANDO MARADONA E LA SUA MERCEDES
Nel pellegrinaggio dei saluti per Maradona, Antonio Corbo su Repubblica ricorda oggi la figura di Antonino Restino, un omone di Santa Lucia, che si è creato una fortuna spiando Maradona nelle sue notti brave, su idea di Ferlaino. Restino ha comprato uno spazio su “Repubblica” per inviare le sue scuse 30 anni dopo, Diego non potrà leggere, peccato.
Tanti gli aneddoti da lui raccontati nelle notti passate a seguirlo: «Ci piazzammo in via Scipione Capece, vedevamo io e il mio gruppo anche gli interni. Una foto di Diego sfatto sul letto fu una spina nel cuore, era nei giorni peggiori. Alla fine. Hotel Paradiso, ristorante Sacrestia, discoteche dal 1988 al 1990. La cosa più buffa? Al Casale di Posillipo Diego scese dalla Mercedes nera per giocare in strada con i ragazzi. Dal balcone arriva lo scroscio d’acqua, e una signora che urla come una ossessa. Diego ha lo smoking e va a cambiarsi d’abito per una festa. Sì, Diego aveva lo smoking».
DIEGO ARMANDO MARADONA
E nella sua lettera a Diego traspare tutto l’affetto nato in quei 3 anni di pedinamenti: «Ma ora il ricordo ha un sapore diverso. È intriso di malinconia, come quella che spesso si vedeva nei tuoi occhi. Investigare il più grande giocatore di tutti i tempi, te Diego, in quegli anni meravigliosi e maledetti in cui sei stato a Napoli non è stato facile, ma allo stesso tempo è stata una delle esperienze più esaltanti della mia vita»
DIEGO ARMANDO MARADONA AD ACERRA
Alla fine il suo saluto e il suo grazie a Maradona: «Ti ho osservato, seguito, aspettato e apprezzato, tra le tante cose, la tua immensa generosità e il tuo coraggio, proprie solo di un cuore grande. Fare il detective privato non è un lavoro facile, ma con te è stato meraviglioso»
diego armando maradona con la moglie claudia a una festa