Estratto dal Daily Mail
Dominic Cummings
Poco prima di Natale, l'ex consigliere di Boris Johnson, Dominic Cummings, ha fatto un'affermazione devastante sul Primo Ministro.
Ha detto che nel febbraio 2020, subito dopo la comparsa del primo caso di Covid della Gran Bretagna a York – e mentre il pieno orrore della pandemia stava iniziando a emergere in Cina – Boris ha liquidato il virus come "la nuova influenza suina" e ha deciso invece di concentrarsi sulla scrittura del suo libro su Shakespeare.
È stata solo una delle tante barbarie che Cummings ha rivelato nella sua metodica (e brutalmente efficace) campagna di vendetta contro il suo ex capo, che lo ha licenziato nel novembre 2020. È una campagna che può essere giustamente definita shakespeariana, viste le drammatiche ricadute.
Rishi Sunak e Boris Johnson
L'ultima salva di Cummings ha innescato l'ultima e più grave crisi per il Primo Ministro sulle feste di Downing Street. Riferendosi all'indagine sul "Partygate" già in corso da parte dell'alto funzionario statale Sue Gray, ha scritto nel suo blog: «L'indagine dovrebbe indagare sull'e-mail "Bevande socialmente distanziate" inviata mercoledì 20 maggio 2020».
L'e-mail era di Martin Reynolds, il principale segretario privato di Boris, che invitava circa 100 dipendenti a portare da bere a una festa. Nessuno può essere sicuro di chi abbia fatto trapelare l'invito a ITV News lunedì, ma Cummings ha avvisato il mondo della sua esistenza. È anche ovvio che l'enorme danno politico inflitto a Boris è esattamente ciò che voleva Cummings.
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Come ha detto un collaboratore di lunga data di Cummings: «Dominic stava complottando anche prima di lasciare il numero 10. È consumato da un disgusto viscerale per Boris. Si tratta della sua vendetta per l'umiliazione di essere stato licenziato».
Nelle sue poche apparizioni pubbliche, per esempio davanti a comitati di parlamentari, Cummings insiste di essere motivato dall'obiettivo del tutto nobile di cercare di far funzionare meglio una macchina governativa rotta. C'è del vero in questo. Ma il suo socio ha aggiunto: «Dominic non si fermerà finché Boris e Carrie non se ne saranno andati. Ha una biblioteca elettronica piena di promemoria, testi ed e-mail dannosi, che rilascerà in momenti precisi per minare Boris».
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La sua guerriglia contro Johnson è pianificata con cura. Non solo sta lanciando raffiche regolari, ma sta anche promuovendo il dissenso all'interno del Gabinetto e sostenendo Rishi Sunak, evitando esplicitamente qualsiasi critica al Cancelliere.