Lorenzo De Cicco per “la Repubblica”
riccardo fraccaro foto di bacco (3)
«Brava!». I complimenti sono dell'ex ministro Riccardo Fraccaro. Destinataria, la dissidente grillina Enrica Segneri, deputata di Frosinone che l'altro ieri è intervenuta alla Camera definendo «imbarazzante », da «pacifisti della guerra», la linea della maggioranza sull'invio di armi all'Ucraina.
Le congratulazioni dell'ex braccio destro di Giuseppe Conte - Fraccaro è stato anche sottosegretario alla presidenza del Consiglio, nel governo giallorosso - diventano un caso nel M5S, già piuttosto bizzoso di suo, e particolarmente scosso in questo frangente, dopo gli anni passati a contestare la Nato («eravamo anti-sistema», ha spiegato l'ex ministra Giulia Grillo) o a filare col parlamento di Mosca, come nel caso di Vito Petrocelli, presidente della Commissione Esteri del Senato, che a dimettersi non ci pensa proprio.
GIUSEPPE CONTE RICCARDO FRACCARO
Le parole di Fraccaro sono state pronunciate ieri mattina a Montecitorio. Ad alta voce, davanti a un capannello di onorevoli pentastellati. Due deputati infatti confermano: «Fraccaro si è complimentato per l'intervento di ieri, in cui Enrica attaccava a testa bassa la linea del Movimento ».
Discorso, quello di Segneri, che aveva già indispettito Conte e diversi colleghi di scranno, con tanto di rimbrotto pubblico della capogruppo M5S in Commissione Esteri alla Camera, Iolanda Di Stasio. Fraccaro, contattato per un commento, prima nega di avere parlato con la deputata, «avranno sentito male i colleghi, io sostengo convintamente la linea del Movimento 5 Stelle e del governo sul decreto Ucraina».
ENRICA SEGNERI
Tempo 3 minuti e richiama, il vuoto di memoria svanisce: «Ora ricordo, ho parlato in effetti con Segneri, le ho detto che ha avuto coraggio a esprimersi in dissenso dal gruppo. Ma non per dire che non sosterrò il decreto. Sarò stato frainteso».
Un equivoco o una toppa per evitare nuovi attriti con Conte? I rapporti tra i due, è noto, si sono incrinati dopo l'incontro di Fraccaro con Salvini prima del voto sul Quirinale, quando alcuni grillini lo accusarono di avere promesso al leghista un pacchetto di grandi elettori in dote. Tra i 5 Stelle la linea sulla guerra continua ad alimentare attriti.
GIUSEPPE CONTE VITO PETROCELLI
Altri 2 deputati, oltre a Segneri, potrebbero scostarsi dalla linea di Conte: Gabriele Lorenzoni e Valentina Corneli. Si vota oggi. Poi toccherà al Senato, dove si attendono le mosse di Petrocelli, che per ora, messo alle strette dalla sua commissione, ha inviato una mail per disdire l'accordo col parlamento russo.
L'ex premier terrà d'occhio il pallottoliere. Chi ci ha parlato in queste ore, lo descrive infastidito dai dissensi espressi non negli organismi deputati - che pure si sono riuniti - ma in pubblico. E, fanno sapere parlamentari vicini al vertice, di tutto ciò si terrà conto. O con le sanzioni interne o al momento delle candidature delle politiche. «Chi danneggia il gruppo, è fuori».
ENRICA SEGNERI