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    L’AFFONDO DEL FONDO – L’FMI SBERTUCCIA LA MANOVRA DEL GOVERNO MELONI: “NON SPINGE LA CRESCITA. L’ITALIA DOVREBBE AUMENTARE LA PRODUTTIVITÀ, LAVORARE DURO PER SPENDERE BENE I FONDI DEL PNRR E PENSARE A RIFORME STRUTTURALI E FAOREVOLI ALLA CRESCITA, AL MOMENTO NON PREVISTE” – IL FONDO MONETARIO CONFERMA LA PREVISIONE DEL PIL ALLO 0,7%, CONTRO L’1,2% STIMATO DA PALAZZO CHIGI


     
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    Estratto dell’articolo di Valentina Conte per “la Repubblica”

     

    GIANCARLO GIORGETTI GIORGIA MELONI GIANCARLO GIORGETTI GIORGIA MELONI

    La manovra del governo Meloni non spinge la crescita. Lo dice il Fondo monetario internazionale, confermando la previsione di un Pil allo 0,7% appena, contro l’1,2% di Palazzo Chigi, per il prossimo anno. L’Italia dovrebbe «aumentare la produttività» e «lavorare duro per spendere bene i fondi del Pnrr», suggeriscono da Washington. Per ora non avviene. Se ne sono accorti anche i sindacati, pronti a scendere in piazza.

     

    Cgil e Uil con cinque scioperi di otto ore sui territori, dal 17 novembre all’1 dicembre, «contro la manovra ». La Cisl con una manifestazione nazionale a Roma il 25 novembre «per migliorare la manovra ». Scontenti, ma divisi.

     

    FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE

    Le critiche dell’Fmi descrivono un’Italia rinunciataria. Dovrebbe essere «più ambiziosa» e «pensare a riforme di bilancio strutturali e favorevoli alla crescita» che però «non sono previste» in manovra. Di qui l’esortazione a «usare bene » i fondi del Pnrr, benché «le difficoltà di attuazione del Piano siano comuni «a molti Paesi», concede Alfred Kammer, il direttore del dipartimento europeo dell’Fmi.

     

    Il contesto globale e continentale non è dei migliori, ma il Fondo esclude, quasi per tutti, una recessione. E vede l’Eurozona solo «in frenata», dopo pandemia e shock energetico, in crescita dell’1,3% quest’anno dal 2,7% del 2022. «Un atterraggio morbido».

    GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI

     

    L’inflazione «finalmente in rallentamento » dovrebbe far respirare le famiglie e spingere i consumi, con un primo recupero di potere d’acquisto. Il rialzo dei tassi a opera della Banca centrale europea si avvia «alla fine», ma il costo del denaro che impatta su prestiti e mutui resterà «elevato» ancora per qualche tempo.

     

    In questo contesto «la questione chiave» per l’Italia […] è «aumentare la produttività». Anche per non rimanere indietro rispetto a Francia e Germania che il prossimo anno cresceranno più di noi, all’1,3% e allo 0,9%.

     

    Kristalina Georgieva, direttore generale del fondo monetario internazionale Kristalina Georgieva, direttore generale del fondo monetario internazionale

    Neanche ai sindacati piace molto la seconda manovra del governo Meloni. Ma per il terzo anno di fila esprimeranno il malcontento da separati. Cinque giornate con scioperi di 8 ore per Cgil e Uil. Solo una manifestazione per la Cisl. […]

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