1 - IL COMMENDATORE SERRA: NAPOLITANO SCARICA SU RENZI, MA LA PROPOSTA DELL’ONOREFICIENZA RISALE AI TEMPI DEL GOVERNO LETTA…
Carlo Di Foggia e Wanda Marra per “Il Fatto Quotidiano”
davide serra matteo renzi maria elena boschi
Il più duro è Pier Luigi Bersani: “Finalmente hanno premiato il merito...”, ironizza velenoso al Fatto l'ex segretario del Pd. Ma l'effetto Serra, inteso come Davide, finanziere-finanziatore del premier e leopoldino della prima ora è tale che in serata interviene direttamente Giorgio Napolitano: “L’eventuale revoca del titolo di commendatore? Spetta alla Presidenza del Consiglio, non al Quirinale”.
davide serra alla leopolda
Se non è uno scaricabarile poco ci manca. Promemoria: da dicembre scorso - ma in Italia lo si è saputo solo martedì - Serra è stato nominato commendatore al merito della Repubblica Italiana. La notizia era nota già a qualcuno a Londra, perché il fondatore di Algebris lo aveva comunicato in una mail dai toni entusiasti “a sei ristretti amici”,rivelata però dal sito Dagospia. Il decreto di nomina è stato firmato il giorno 27 dall’allora Presidente della Repubblica, che ieri ha risposto alle domande del Fatto a margine di un incontro a Firenze. Napolitano prima spiega di non ricordare il nome di Serra, e poi sottolinea che “moltissimi di questi riconoscimenti vengono fatti su proposta del governo. Il presidente ne dà alcune motu proprio, ma per altre recepisce le indicazioni del governo”.
PASQUALE TERRACCIANO
Il messaggio è chiaro: la firma è mia ma il nome l’hanno fatto loro”. La proposta di conferire la prestigiosa onorificenza è arrivata dal Ministro degli Esteri su input dell’Ambasciata italiana a Londra. L’iter è partito a fine 2013 - quando a Palazzo Chigi sedeva Enrico Letta - ed è stata formalizzata alla Farnesina l’8 gennaio 2014. Contattato dal Fatto, l’ex premier spiega “di non saperne assolutamente nulla”.
Il nome è arrivato poi alla Presidenza del Consiglio ad agosto scorso, quando Matteo Renzi regnava già da diversi mesi. Funziona così: Palazzo Chigi riceve le proposte, le vaglia (o le integra), dopodiché le trasmette al Quirinale. Più che il punto di partenza, però, conta quello di arrivo, e ieri Napolitano lo ha ribadito.
MATTEO RENZI NELL UFFICIO DI ENRICO LETTA A PALAZZO CHIGI
Il passaggio è avvenuto con il via libera del premier. Al Colle si sono poi limitati a valutare eventuali assenze di “problemi penali” e firmare il decreto di nomina, pubblicato martedì scorso in gazzetta ufficiale. Napolitano si è dimesso il 15 gennaio scorso e toccherà al successore Sergio Mattarella assegnare il titolo in una cerimonia che si terrà entro l’estate. Dall’ambasciata - guidata da maggio 2013 dall’attivissimo Pasquale Terracciano – fanno sapere che la decisione dovrebbe essere arrivata per le attività del Saint Peters Project, di cui Serra è patron, che fornisce assistenza agli italiani a Londra.
La motivazione allegata al decreto del Quirinale è però questa: “Per essersi impegnato nella promozione dell’Italia come meta di investimenti finanziari”. Durante le primarie del 2013, l’ex segretario del Pd aveva attaccato Renzi, reo di farsi finanziare da “qualcuno con base alle Cayman”.
napolitano letta renzi
Ieri, a criticare la nomina sono stati diversi esponenti della minoranza Pd. Spiega al Fatto il deputato Alfredo D’attore: “Quando l'ho sentito ho pensato a uno scherzo. Evidentemente ormai il vero è molto al di là del verosimile. Con tutto il rispetto per chi ha proposto e sancito questa scelta, a me sfuggono le ragioni per una tale onorificenza.
Dovrebbero premiare chi lavora nell'economia reale, chi da buon cittadino italiano paga le tasse in Italia, e chi si riconosce nei principi costituzionali fondamentali. Sarà proprio vero che siamo in un'epoca di forti cambiamenti”. Il riferimento è al diritto di sciopero che Serra - ospite della Leopolda - chiese di “limitare”. Per Stefano Fassina “la scelta è incomprensibile e sbagliata”.
Pierluigi Bersani
2 - 17 LUGLIO 2013: LETTA SI PRECIPITA A LONDRA PER INAUGURARE IL NUOVO CONSOLATO, INSIEME ALL’AMBASCIATORE TERRACCIANO
(ANSA) - Enrico Letta, in visita a Londra, ha inaugurato la nuova sede del consolato d'Italia a pochi passi dalla City. Letta, con l'ambasciatore Pasquale Terracciano e il console reggente Sarah Eti Castellani, ha tagliato il nastro e svelato una targa. La nuova sede consolare, aperta al pubblico il 2 luglio, rappresenta un 'trasloco simbolico' in una zona che con forte legame con l'Italia, luogo di insediamento dell'emigrazione tricolore ed e' a pochi metri dal cuore finanziario della capitale Gb.