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    STORIE DAL MARCIAPIEDE: COME SI PARTE DA UN PANINO NON PAGATO E SI ARRIVA A UN GIRO DI SFRUTTAMENTO DELLA PROSTITUZIONE - A ROMA UNA DONNA RUMENA, FERMATA PER NON AVER SALDATO IL CONTO IN UN BAR, HA RACCONTATO ALLA POLIZIA DI ESSERE IN FUGA DAL SUO "PAPPONE"LA 30ENNE È STATA PORTATA IN ITALIA DA UN UOMO CHE L’HA OBBLIGATA A VENDERSI - GLI AGENTI HANNO RINTRACCIATO LA MOGLIE DELL'AGUZZINO, ANCHE LEI COSTRETTA A PROSTITUIRSI, E POI SONO ARRIVATI ALL'UOMO, CHE È STATO DENUNCIATO...


     
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    Estratto dell’articolo di Giulio Pinco Caracciolo per “Il Messaggero”

     

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    Tutto inizia con una chiamata alle forze dell'ordine da parte del gestore di un bar della Galleria Alberto Sordi. Una donna, dopo avere ordinato un panino e una Coca-cola, ha tentato di andare via senza pagare.

     

    È il 7 dicembre del 2017, mancano pochi giorni a Natale e Roberta (nome di fantasia) è disperata e affamata. Non sa dove andare. «L'abbiamo portata in commissariato testimonia in tribunale il poliziotto intervenuto quel giorno ed è lì che ha iniziato ha confidarsi e a raccontare la sua storia». Roberta ha 30 anni, parla poco l'italiano ed è di origine romena. Non ha con sé alcun documento perché sta scappando dai suoi aguzzini.

     

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    Ed è uno di loro che è finito a processo: P.B. 40enne residente a Roma e accusato di sfruttamento della prostituzione. È lui la persona che Roberta ha indicato come l'uomo che l'avrebbe costretta a vendere il suo corpo ogni sera contro la sua volontà.

     

    Dagli atti emerge che la giovane donna si era allontana dalla casa dell'imputato il 29 novembre di quell'anno e che, per giorni, si era nascosta tra le vie del centro di Roma con il terrore di essere trovata. […]

     

    «Quell'uomo mi ha portato qui in macchina insieme a sua moglie perché è il fratello del convivente di mia madre in Romania, per questa ragione mi sono fidata e ho accettato di fare il viaggio». Così partono le indagini. Roberta rivela che anche la moglie dell'imputato si prostituisce per strada e così - dopo aver ascoltato la donna e dopo averla convinta a sporgere denuncia - una volante della polizia parte alla volta della Cristoforo Colombo.

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    La sera stessa le forze dell'ordine individuano la moglie dell'imputato Sara (nome di fantasia) ferma in attesa di clienti, in procinto di prostituirsi all'altezza del palazzo della Regione. La donna, abituata ai controlli, non oppone resistenza e collabora rispondendo a tutte le domande dei poliziotti.  […] Nel giro di poche ore la volante è di fronte all'appartamento di Velletri dove la giovane donna dice di aver lasciato tutti i suoi vestiti prima di scappare. All'interno anche l'imputato.

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    [...] «Abbiamo trovato i vestiti della vittima in una valigia testimonia ancora il poliziotto». Ma i documenti della donna ancora non si trovano. «La carta d'identità non era in quella casa continua il poliziotto siamo andati da un uomo indicato dall'imputato. Lui era in possesso dei documenti e li stava utilizzando per far prostituire in albergo un'altra donna che somigliava a Roberta».  […]

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