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    L'INTER È UNA MACCHINA DA GOL E BEL CALCIO. CAGLIARI ASFALTATO, SORPASSO AL MILAN E PRIMATO SOLITARIO. SAREBBE STATA LA NOTTE PERFETTA DI PEPPINO PRISCO, “IL PIU’ GRANDE INTERISTA DI SEMPRE”, A CUI LA CURVA DEDICA UN TOCCANTE TRIBUTO - PER LAUTARO DOPPIETTA E RIGORE PARATO - MILAN E NAPOLI, CHE FINO A UN MESE FA ERANO A +7, ORA SI RITROVANO IN SCIA DEI CAMPIONI D'ITALIA, ALLA QUINTA VITTORIA CONSECUTIVA E CAPACI DI MANTENERE LA PORTA INVIOLATA DA 4 MATCH..


     
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    Luca Taidelli per gazzetta.it

     

    inter cagliari inter cagliari

    L'Inter è una macchina da gol e bel calcio. Asfalta il Cagliari con una doppietta di Lautaro (che si concede il lusso di sbagliare anche un rigore) e i gioielli di Sanchez e Calhanoglu e per la prima volta in questo campionato si ritrova in testa da sode la vetta della classifica. Milan e Napoli, che fino a un mese fa erano a +7, ora si ritrovano in scia dei campioni d'Italia, alla quinta vittoria consecutiva e capaci di mantenere la porta inviolata da 4 match.

     

     

    Sarebbe stata la notte perfetta per Peppino Prisco. E prima dell’inizio del match, al "più grande interista di sempre" (cit. Massimo Moratti), mancato esattamente 20 anni fa, è stato dedicato un toccante tributo. Mentre la Curva ha preparato una coreografia con foto e lo striscione "Peppino Prisco facci un gol", sul maxi schermo venivano proiettate immagini di repertorio e un'intervista a Prisco, la cui fede nerazzurra e le cui battute a juventini e milanisti non verranno mai dimenticate.

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    PRIMO TEMPO—   E siamo alla partita. Inzaghi ritrova De Vrij, assente dal beffardo autogol nel derby, e insiste su Dumfries e Perisic sulle fasce. Al fianco di Lautaro, in attacco c’è Sanchez, con Dzeko in panchina. Mazzarri deve rinunciare a Nandez e schiera i tre ex Godin, Dalbert e Keita. L'osservato speciale è Barella, reduce dalla difficile notte di Madrid e non certo insensibile alle sue radici sarde.

     

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    Abbracci con tutti gli ex compagni, ma poi due destri a far capire che non sono previsti sconti. Si gioca a specchio, con Deiola, Grassi e Marin che guardano rispettivamente Calhanoglu, Brozovic e Barella. Il copione quello previsto, con l'Inter accampata nella metà campo avversaria, ma scardinare il caveau approntato da Mazzarri non è facile. Godin domina di testa, Caceres e Carboni raddoppiano sulle fasce (ma quando al 20' Dumfries sfonda a destra, Lautaro per poco non manda in porta Sanchez) quindi i nerazzurri ci provano soprattutto da fuori.

     

    Cragno però è attento su Skriniar e Toro mentre Perisic, spesso un grimaldello per Inzaghi, ha il suo da fare con la scheggia Bellanova. Serve una scintilla per sbloccare il risultato e la trovano al 29' Calha e Lautaro. Corner del turco, l'argentino sul primo palo anticipa Joao Pedro e di testa batte Cragno.

     

    Pur sotto, il Cagliari però rimane basso e prova a pungere solo con Grassi, che però in scivolata apre troppo il destro sull'assist di Joao Pedro. L'Inter nel finale di tempo in compenso si mangia l'impossibile. Prima (41') Cragno mura Sanchez, liberato da una veronica di Barella. Poi (42') Lautaro a un metro dalla linea non arriva sul cross di Dumfries. Infine al 43' l'olandese viene steso dal portiere, ma il Toro si fa parare il secondo rigore stagionale, dopo quello nel derby, e tiene aperto il match.

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    SECONDO TEMPO—   Nessun cambio nell'intervallo. E un po' stupisce che Inzaghi non abbia sostituito Lautaro, ammonito poco dopo il gol e a rischio dopo un tentativo di sforbiciata in cui aveva colpito Caceres. L'Inter resta comunque un bel vedere e dopo uno slalom in area di Bastoni, poi murato, impiega poco a raddoppiare. Al 50' infatti Barella lavora un bel pallone sulla destra e crossa per il destro al volo di Sanchez, che anticipa Caceres e Deiola e trova l'angolino opposto. Il cileno è il quindicesimo marcatore del miglior attacco del campionato.

     

    simone inzaghi foto mezzelani gmt 301 simone inzaghi foto mezzelani gmt 301

    E' il secondo gol a stappare davvero la partita, perché ora il Cagliari (con Lykogiannis per Grassi e Dalbert mezzala sinistra) è costretto a un minimo sindacale di iniziativa e l'Inter con qualche spazio in più va a nozze. La ciliegina tarda ad arrivare, ma poi se ne porta dietro un'altra. Al 66' Calha è libero di accentrarsi e scaricare un gran destro a giro. Passano 2' e Barella pesca sulla corsa il Toro, che brucia Godin e beffa Cragno per il poker sorpasso. Il resto è accademia, con annessa traversa di Sanchez e girandola di cambi che regalano anche l'esordio al baby interista Mattia Zanotti, esterno destro classe 2003.

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