Claudio Savelli per “Libero Quotidiano”
kolarov
Almeno per quanto riguarda il mercato, l' accordo tra Antonio Conte e l' Inter non è stato difficile da trovare. Perché le esigenze dell' uno coincidono con gli obblighi dell' altra: il mister ha chiesto giocatori pronti all' uso, di grande carisma e esperienza, e la società ha imposto il risparmio dopo il grande investimento per Hakimi (40 milioni più 5 di bonus al Real Madrid) e prima della cessione degli esuberi (su tutte, Perisic e Nainggolan, qualora arrivassero offerte congrue).
Ecco perché il mercato nerazzurro è virato sui giocatori over-30 a prezzo di saldo, come Kolarov o addirittura a costo zero, come Vidal: felice Conte di accoglierli, per coronare il suo progetto di vittoria istantanea, contenta la società dell' esborso limitato per i cartellini.
Il serbo infatti verrà pagato 1,5 milioni alla Roma e risponde in pieno alla richiesta del mister: ha personalità da vendere, ha già vinto in carriera (due Premier, oltre alle coppe nazionali), colma la lacuna dei piazzati che da oltre due anni è un tabù, e in più è duttile, perché potrà coprire il ruolo di esterno o di terzo di difesa a sinistra, al posto di Bastoni. Tatticamente è come D' Ambrosio, difensore o "quinto", a seconda delle esigenze, così Conte potrà bilanciare di volta in volta la squadra a destra o a sinistra, e non più soltanto da un lato.
vidal
Vidal, invece, non è duttile perché gioca mezzala, ma è l' uomo di personalità e di ritmo che manca nel centrocampo nerazzurro, reparto giovane e senza trofei in bacheca. L' Inter ha sfruttato la decisione del Barcellona di tagliarlo dal progetto e i buoni rapporti con il suo agente, Felicevich, che è lo stesso di Sanchez e la strategia già applicata per scritturare quest' ultimo, cioè arrivare allo svincolo gratuito dal club di appartenenza.
vidal
STILE SANCHEZ E così sarà: come Sanchez ha accettato di spalmare l' ingaggio per cui aveva firmato con lo United, Vidal ha rinunciato all' ultimo anno di stipendio con il Barcellona che in cambio lo libererà gratuitamente, senza nulla chiedere ai nerazzurri. L' accordo con l' Inter è già confezionato: un biennale da 6 milioni con opzione sul terzo anno.
Si critica l' età dei giocatori, il fatto che non garantiscano prestazioni all' altezza delle richieste di Conte e che vadano a invecchiare la rosa. I numeri, però, smentiscono la tesi: entrambi sono infatti integri, stando alle presenze dello scorso anno.
hakimi
Kolarov ne ha firmate 42, per un totale di 3501' in campo, una in meno di Vidal (43 apparizioni) che conta 2245', comunque non pochi: poco di meno di quelli messi assieme da Sensi (1012') e Vecino (1698'), sommati. Il contributo sottoporta, poi, è di altra fattura, e per una squadra troppo dipendente dai gol di Lukaku e Lautaro è oro colato: 8 reti per il cileno più le 7 per il serbo fanno 15, un bottino da attaccante.
Per quanto riguarda l' età, invece, viene omesso l' acquisto di Hakimi, che secondo i piani attuali resta l' eccezione (giovane e dispendioso: 40 milioni) che conferma la regola: i suoi 21 anni controbilanciano l' inserimento tra i titolari dei nuovi arrivi. Non di più, con il marocchino che abbassa l' età media e viene compensata dagli esperti che si cercano.
antonio conte marotta
Basti pensare che l' età media della formazione schierata in finale di Europa League era 28,27 anni: con Hakimi a destra e Vidal in mezzo, si abbassa a 28,09, e con Kolarov al posto di Young, che hanno la stessa età, non cambierebbe. L' ossatura per il futuro, secondo Conte, esiste già, e infatti conta su DeVrij (28), Bastoni (21), Skriniar (25), Barella (23), Hakimi (21), Sensi (25), Eriksen (28), Brozovic (27), Lukaku (27) e Lautaro (23), tutti titolari o presunti tali.
Va detto poi che è alta l' età media con cui si vince, almeno in Italia - quest' anno la Juve ha infatti schierato in A formazioni di età media pari a 29,2 anni - e non guasta ricordare che l' Inter del triplete scollinava i 30. Ma quando finisce in quel modo dell' età dei giocatori non importa a nessuno.
conte marotta kolarov