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    L'INTESA SI AVVICINA - L'IMPORTO COMPLESSIVO DEL RECOVERY FUND DOVREBBE RESTARE A QUOTA 750 MILIARDI. CAMBIEREBBE TUTTAVIA LA COMPOSIZIONE: 390 MILIARDI DI SOVVENZIONI (ANZICHÉ 500) E 360 MILIARDI IN PRESTITI (INVECE DI 250) - ATTENZIONE PERÒ, PERCHÉ L'AMMONTARE DEI PRESTITI (CON TROIKA) ALL'ITALIA PASSEREBBE DA 91 MILIARDI A 127, MENTRE LA QUOTA A FONDO PERDUTO RESTEREBBE INVARIATA A 82 - SUL CONTROLLO HA VINTO CONTE, IN QUANTO CI VA UNA MAGGIORANZA QUALIFICATA, A FRONTE DI ULTERIORI SCONTI PER I PAESI FRUGALI. NOTA DOLENTE I CONTRIBUTI ARRIVERANNO SOLO NEL 2021. A RATE…


     
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    GIUSEPPE CONTE GIUSEPPE CONTE

    Sul controllo ha vinto Conte, in quanto ci va una maggioranza qualificata. A fronte di ulteriori sconti per i paesi cosiddetti frugali. Nota dolente i contributi arriveranno solo nel 2021, a rate

     

    L'ULTIMO ROUND SUI FONDI UE. IL "RICATTO" OLANDESE LA SPUNTA

    Federico Giuliani per Il Giornale

     

    Si avvicina l'accordo sugli aiuti economici post Covid da assegnare agli Stati membri dell'Unione europea. Secondo quanto filtra da Bruxelles, i Paesi frugali sarebbero pronti ad accettare la bozza del Recovery Fund recapitata dal presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, alle varie delegazioni nazionali.

     

    CONTE E RUTTE CONTE E RUTTE

    La bozza sul Recovery Fund

    Scendendo nel dettaglio, l'importo complessivo del Recovery Fund dovrebbe restare a quota 750 miliardi come proposto da Germania e Francia e accettato dalla Commissione Ue. Cambierebbe tuttavia la composizione: 390 miliardi di sovvenzioni (anziché 500) e 360 miliardi in prestiti (invece di 250).

     

    All'Italia toccherebbero 209 miliardi di risorse anziché i 172 miliardi calcolati in un primo momento. Attenzione però, perché l'ammontare dei prestiti passerebbe da 91 miliardi a 127 miliardi, mentre la quota a fondo perduto resterebbe invariata a 82 miliardi. Sempre stando al contenuto dell'ultima bozza, i fondi messi a disposizione da Bruxelles verrebbero utilizzati tra quest'anno e il prossimo.

     

    VERTICE EUROPEO CONTE MERKEL MACRON SANCHEZ VON DER LEYEN VERTICE EUROPEO CONTE MERKEL MACRON SANCHEZ VON DER LEYEN

    La vittoria dei frugali

    Abbiamo usato il condizionale, perché non c'è ancora alcuna ufficialità e non sono da escludere ulteriori modifiche in corso d'opera. Dovessero terminare in questo modo, i negoziati sancirebbero una discreta vittoria da parte dei Paesi frugali.

     

    Il fronte del Nord, guidato dal battagliero premier olandese Mark Rutte, è riuscito a far crollare le sovvenzioni di un centinaio di miliardi. Di più non è stato possibile, visto che scendere a 390 miliardi avrebbe comportato una revisione del meccanismo dei rebates, cioè dei rimborsi tanto cari ai frugali.

     

    GIUSEPPE CONTE FA LA FOTO ALLA MERKEL GIUSEPPE CONTE FA LA FOTO ALLA MERKEL

    Secondo quanto riferisce Politico.eu, al fine di ammortizzare la nuova proposta del Recovery Fund in formato "light", il presidente Michel avrebbe incluso varie riduzioni agli incrementi inizialmente previsti per i programmi su ricerca, sanità e sviluppo internazionale. Possibili riduzioni in vista anche per Horizon Europe, Just Transition Fund e ReactEu.

     

    Le risorse destinate all'Italia

    Se confrontiamo l'ultima proposta di Next generation Ue avanzata da Michelcon con la prima bozza presentata dal Consiglio europeo sabato, notiamo una diminuzione dei sussidi all'Italia di 3,84 miliardi di euro. Se la paragoniamo con il pacchetto messo sul piatto dalla Commissione Ue, gli aiuti restano sostanzialmente inalterati.

     

    VERTICE UE CONTE RUTTE MERKEL MICHEL MACRON VERTICE UE CONTE RUTTE MERKEL MICHEL MACRON

    Stando invece ai calcoli diffusi da fonti italiane, e riprese da varie agenzie, i prestiti concessi all'Italia sono aumentati di 38,8 miliardi. Nella prima bozza di Michel erano in tutto 173,8 miliardi le risorse da destinare all'Italia; nella nuova bozza aumentano di 34,9 miliardi a 208,8. La prima proposta del consiglio prevedeva 85,2 miliardi di sussidi contro gli 81,4 della seconda; i prestiti erano pari a 88,6 miliardi contro i 127,4 della nuova proposta.

     

    conte rutte merkel ursula conte rutte merkel ursula

    In sintesi, ecco i soldi che dovrebbero essere destinati all'Italia, se il pacchetto dovesse essere confermato. Il Recovery and resilience facility (Rrf) sarebbe composto da 127,44 miliardi di euro in prestiti e 63,5 miliardi in sussidi. Oltre a sussidi per 15,25 miliardi nel programma ReactEu; 0,49 miliardi in Horizon Europe, 0,85 in Rural development; 0,54 in Just transition fund; e 0,24 in RescEu. Per un totale complessivo di 81,12 miliardi di sussidi.

     

    L'approvazione dei piani nazionali

    Tornando alla bozza sul Recovery Fund, ha sottolineato l'agenzia Adnkronos, l'iter di approvazione dei piani nazionali di ripresa, necessari ad accedere alla Recovery and Resilience Facility, prevedrebbe l'approvazione del via libera dato dalla Commissione da parte del Consiglio, con un voto a maggioranza qualificata.

     

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    Sull'attuazione dei piani stessi, è la Commissione che dovrebbe ritrovarsi a seguire il tutto, chiedendo l'opinione del Comitato economico e finanziario, organo tecnico del Consiglio. Sarebbe inoltre prevista la possibilità di sollevare la questione davanti al Consiglio Europeo, nel caso in cui "uno o più" Stati membri nel Comitato Economico Finanziario ritenessero valido il rischio di una "seria deviazione" dal "soddisfacente raggiungimento" delle "tappe" e degli obiettivi rilevanti.

     

    Sul tema delle restituzioni, infine, bisogna registrare un'altra vittoria dei frugali. Il bilancio europeo 2021-2027, nella nuova proposta messa sul tavolo dal presidente dal solito Michel, resta a 1.074 miliardi. Aumentano i rimborsi per Danimarca (322 milioni), Germania (3,6 miliardi), Olanda (1,9 miliardi), Austria (565 milioni) e Svezia (un miliardo). In ogni caso, nelle prossime ore è attesa la fumata bianca per sancire la fine delle trattative.

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