C. Man. Per il Messaggero
isola delle femmine
Gli abitanti che la guardano da terra la chiamano l'Isola di fuori: 15 ettari di superficie in mezzo al mare, in territorio di Carini, a Palermo. Da circa un mese e mezzo, l'Isola delle Femmine, questo il nome ufficiale, è stata messa in vendita da una agenzia specializzata di Arezzo, la Romolini immobiliare. La richiesta è di tre milioni e mezzo. Una cifra che consentirebbe al magnate di turno di diventare proprietario dell'isolotto, della torre medioevale, della riserva naturale e della spiaggia privata. Tutte cose da poter guardare ma non toccare, in quanto bloccate da vincoli ambientali.
Nonostante questo, i quattro fratelli discendenti da Rosolino Pilo e dalla sua antica famiglia nobiliare di Capaci, che risultano padroni del magnifico territorio, hanno deciso che è arrivato il momento di cederla. E così si sono rivolti all'agenzia che ha effettuato un video e lo ha postato su Instagram. Da quel momento in poi si è scatenato un finimondo. La notizia è stata accolta molto male dai circa 8 mila abitanti del comune. E il sindaco Stefano Bologna ha commentato parlando «di provocazione».
LE REAZIONI «Altre volte i presunti proprietari hanno rivendicato il loro possedimento manifestando la propria intenzione di vendere ha dichiarato il primo cittadino Ma quel territorio è riserva naturale integrale per decreto della Regione Sicilia, nonché area marina protetta affidata fin dal 1998 in gestione alla Lipu, la Lega italiana protezione uccelli: anche ipotizzando un passaggio di proprietà, l'unico uso che se ne potrebbe fare è di riserva integrale ambientale. Chiunque la comprasse, potrebbe solo guardarla e non toccarla».
isola delle femmine
Gli eredi Pilo, dal canto loro, assicurano di avere le carte in regola per poter effettuare la compravendita. E secondo quanto descritto nell'annuncio dell'agenzia, chi decidesse di comprarla potrebbe godere della Torre di fuori, 494 metri quadri da ristrutturare perché in pessimo stato. Anche questa preziosa opera realizzata dall'architetto e scultore fiorentino Camillo Camilliani, è però soggetta a vincolo storico e ambientale. E quindi, qualora qualcuno decidesse di metterci mano, dovrebbe rispettare gli obblighi. A meno che non sia lo stesso Comune ad acquistarla, mettendo in pratica un progetto di ristrutturazione che esiste da oltre 15 anni.
Intanto, l'annuncio di vendita evidenzia altri particolari: «La torre è molto degradata, ed è ricostruibile rispettando la cubatura originale. È possibile poi ottenere un finanziamento dalla Ue o dal ministero dei Beni culturali per lavori di ristrutturazione o per un eventuale sviluppo commerciale e turistico dell'isola». Un passaggio, questo finale, che apre scenari preoccupanti, sebbene, al momento, non ipotizzabili.