GALLINARI BELINELLI BARGNANI
Werther Pedrazzi per il “Corriere della Sera”
In viaggio verso Berlino, dove domani la Nazionale esordirà nel Campionato europeo con la Turchia. Ultima radiografia di Azzurra speranza.
Certezze
Marco Belinelli (9) , ha decisamente convinto e merita il massimo rispetto. Il suo arresto e tiro, implacabile come un’esplosione nucleare, fa terra bruciata di ogni difesa; negli ultimi test lo ha usato in modo incisivo, al servizio della squadra. È serio indiziato a Mvp assoluto dei campionati europei.
Danilo Gallinari (9) , che per amor di patria fa il boia e l’impiccato. Lo fa in modo assai dispendioso, da qui l’accurata gestione fisica cui è costretto Simone Pianigiani. Quando il Gallo decide di cantare, lo si può spennare solo con i falli; e lui i tiri liberi non li sbaglia. Inarrestabile.
BELINELLI BARGNANI DATOME
Incognite
Andrea Bargnani e Gigi Datome (8) . Leggeri infortuni li hanno tenuti fuori dal campo durante l’avvicinamento a Berlino e la discontinuità nella preparazione non ha permesso di verificare il loro fondamentale apporto, tattico (capitan Datome) e offensivo (il Mago).
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Potenzialità
Alessandro Gentile (7,5) . Se qualcuno pensa che Azzurra sia tenera e manchi di fisicità, Gentile ne ha da vendere a tutti. Può mettere le ali alla nazionale. Basta che Pianigiani per colazione gli tolga la mela del suo (unico) peccato originale: fermare la palla e sfidare da solo tutta la difesa avversaria. Certo, Ale ne avrebbe la possibilità, ma non facoltà. Soprattutto in Nazionale, dove la (stra)potenza va messa sotto controllo.
BARGNANI 1
Valore aggiunto
La folta congregazione dell’umiltà, del sorriso e della disponibilità, felici di esserci ( 7 a salire, per tutti). È composta da Pietro Aradori, lo squalo che sente l’odore del sangue; Amedeo Della Valle, con l’imprevedibilità e la lucida follia dei vent’anni; Nicolò Melli, il manifesto azzurro del sacrificio, che gioca in tutti i ruoli fuorché il suo, rinunciando all’attacco per sfoderare mille tentacoli difensivi;
Achille Polonara, agilità, velocità e rimbalzi dinamici. Tutta gente di mare, pronta a navigare, a remare anche contro corrente. Ci aspettiamo che tra loro compaia l’uomo nuovo del nostro Europeo.
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Solitudine
Marco Cusin (6,5) è il nostro unico centro di ruolo. Verticalità e stoppate, dovrà cercare di galleggiare tra le onde alte e grosse di centro area.
Regia
Andrea Cinciarini (6), l’emozione della paternità lo ha un po’ rallentato nella preparazione, ma conoscendo il suo spessore agonistico non potrà che crescere; Daniel Hackett (7), ogni giorno più consistente per dare spessore atletico e tecnico nel ruolo più strutturale e delicato.
L’assenza
Un infortunio ha tolto Luca Vitali dal cenacolo dei dodici apostoli del nostro basket. L’unico vero all around globale, che può giocare dal play al centro, un uomo del quale è stato detto che «usa l’intera stagione come preparazione all’estate in azzurro». Un peccato. E un ringraziamento a Peppe Poeta, «Dada» Pascolo e Riccardo Cervi : loro non andranno a Berlino, ma di questa Nazionale sono stati, e sono, parte integrante.
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