luigi di maio giuseppe conte matteo salvini giovanni tria
DAGONEWS
L'Iva funesta sta terremotando il governo. Il gioco è simpatico quanto perverso: ogni giorno Tria fa capire che l'aumento ci sarà (lo ha scritto nel Def e lo hanno votato tutti) e ogni giorno Salvini e Di Maio replicano stizziti: giammai! Luigino ha aggiunto: ''Finché il M5s sarà al governo…'', lasciando intendere che è pronto a mollare la patatona bollente a un governo Salvini con Berlu-Meloni + avanzi grillini, oppure al Cottarelli del governo balneare di cui abbiamo parlato nell'articolo precedente.
Il ministro del Tesoro ha proposto un aumento ''modulare'': più forte su alcuni beni di consumo, più limitato su altri. Un po' come quando Di Maio parlava di ''spese immorali'' vietate a chi riceve il reddito di cittadinanza. In cima alle batoste ci sono le vecchie glorie che troviamo sin dall'alba della Repubblica: sigarette, benzina, gioco d'azzardo, alcolici. Più in basso beni di prima necessità, articoli sanitari, eccetera.
luigi di maio giovanni tria
''La finanziaria d'autunno non si potrà scrivere senza lasciare tracce di sangue'' ha detto Tria ai due innamorati vicepremier, che però hanno rigettato anche questa ipotesi modulare: non possono passare per quelli che alzano le tasse, devono smentire a costo di dire bugie clamorose da qui al voto.
C'è una cosa però che farebbe molto ridere, e non ci pare sia stata sottolineata finora (se è stato fatto, ci scusiamo). Sapete che nei versamenti che ogni anno l'Italia fa all'Unione Europea, una parte viene calcolata in base al gettito Iva? Non è una parte così piccola: si tratta di 2,132 miliardi di euro l'anno sui 12 totali (dati aggiornati al 2017). Quindi aumentando le aliquote fino a 23 miliardi di gettito in più, una fettina non irrilevante di questi soldi dovrà andare a Bruxelles.
conte salvini di maio
Immaginate lo smacco per il governo più anti-europeista della storia italiana, che finisce per ingrassare ancora di più il bilancio a disposizione degli odiati eurocrati…
CONTE JUNCKER