Fiorenza Sarzanini per il “Corriere della Sera”
controlli green pass alla stazione di milano garibaldi 2
Potrebbe essere convocata martedì prossimo la cabina di regia del governo che dovrà valutare dove e quando estendere l'obbligo di green pass. Dopo i luoghi al chiuso - ristoranti, palestre, sale per gli spettacoli, treni a lunga percorrenza, navi e aerei - dove si può entrare soltanto se si ha la certificazione verde, ora si pensa ai lavoratori di questi settori, ai dipendenti pubblici e alle aziende private.
MARIO DRAGHI GREEN PASS
Il percorso sembra segnato, anche se le modalità e le date di entrata in vigore delle nuove misure potrebbero essere differenziate. Il risultato passa infatti per la contrattazione con i sindacati, soprattutto per quanto riguarda il pubblico impiego. I tempi sono stretti, l'indicazione che prevale nell'esecutivo è arrivare a una bozza di testo entro la metà di settembre in modo da poterla discutere con tutte le parti chiamate in causa e approvarlo al massimo entro la metà di ottobre.
green pass sui trasporti pubblici 1
Anche tenendo conto che il Parlamento sta esaminando il decreto approvato il 6 agosto la conversione in legge e dunque non è escluso che alcune norme possano essere inserite in quel testo.
Le condizioni rimangono identiche a quelle già in vigore. Può ottenere il green pass chi ha ricevuto almeno la prima dose di vaccino, chi ha un certificato di guarigione dal Covid-19, chi ha effettuato un tampone molecolare o antigenico nelle precedenti 48 ore.
VERIFICA DEL GREEN PASS IN UN BAR DI ROMA
Chi entra nei bar e vuole sedersi al tavolo, così come chi va nei ristoranti al chiuso deve avere il green pass. Lo stesso obbligo non è però previsto per titolari e gestori, personale di sala e addetti alle cucine. Una disparità che si ritiene di dover sanare imponendo a tutti i dipendenti dei locali pubblici la certificazione richiesta ai clienti.
Discorso analogo riguarda le palestre e le piscine, i circoli sportivi, i cinema, i teatri e le sale giochi. Si tratta infatti di posti dove si creano file e assembramenti e nonostante i protocolli prevedano distanziamento e mascherine si ritiene indispensabile che i lavoratori seguano le stesse regole imposte ai clienti.
roberto speranza 2
Molti titolari e gestori di centri sportivi hanno comunque richiesto autonomamente la vaccinazione ai propri dipendenti pur senza poter prevedere l'obbligo. Il ministro della Salute Roberto Speranza è favorevole e lo ha chiaramente detto più volte, il responsabile della Pubblica amministrazione Renato Brunetta si è espresso in maniera inequivocabile sull'opportunità di imporre l'obbligo vaccinale ai dipendenti pubblici, rimarcando anche la volontà che si torni al più presto in presenza.
RENATO BRUNETTA
Il confronto con i sindacati è stato avviato e sarà intensificato nei prossimi giorni proprio per giungere a una soluzione condivisa. Una strada analoga dovrà essere percorsa per il settore privato.
carlo bonomi 3
Molte aziende hanno aperto all'interno hub vaccinali o comunque agevolato l'immunizzazione dei dipendenti. Tutti i partiti, ad eccezione della Lega, sono favorevoli ed è netta la posizione del presidente di Confindustria Carlo Bonomi che tre giorni fa ha accusato di «irresponsabilità» i sindacati che chiedono una legge per il green pass.
maurizio landini e mario draghi
Il segretario della Cgil Maurizio Landini ha però ribadito ieri che «non si può usare il green pass come grimaldello perché tutti si vaccinino» . La base di partenza rimane il decreto in vigore che non ha imposto alcun obbligo per i lavoratori - ad eccezione del personale scolastico in aggiunta a quello sanitario - ma consente l'ingresso nelle mense aziendali soltanto a chi ha il green pass. Una norma varata equiparandole a bar e ristoranti.