L.Loi. per “il Messaggero”
vaccini personale scolastico
Potrebbe essere una settimana molto difficile quella che arriverà a ridosso delle festività natalizie: senza prof in cattedra e senza supplenti pronti a sostituirli. L'obbligo vaccinale per il personale scolastico, a partire dal 15 dicembre prossimo, si farà sentire proprio sulla presenza dei docenti in cattedra e dei bidelli addetti alle pulizie e alle sanificazioni ma anche alla sorveglianza, qualora dovesse mancare la maestra no vax.
docenti non vaccinati
La decisione del Governo di imporre l'obbligo vaccinale nasce dalla necessità di alzare i livelli di sicurezza in questa fase difficile, con la curva dei contagi in continua crescita. Ma non tutti si adegueranno e così gli ultimi giorni di scuola, in molti casi, potrebbero saltare per l'assenza dei non vaccinati.
NON VACCINATI
Tra il personale scolastico infatti, secondo le ultime stime ministeriali, il 6% resta ancora senza la prima dose: si tratta di una minima parte rispetto ai numeri complessivi ma, su un totale di circa un milione di persone, rappresenta comunque 60mila tra docenti e bidelli che mercoledì, se non sono in regola almeno con la prima dose, non entreranno a scuola.
Scuola Covid
Alcuni di loro sono esentati dal vaccino per motivi di salute, altri hanno scelto di non aderire alla campagna ed è presumibile che continueranno su questa linea per motivi ideologici. Anche la quota di non vaccinati nelle scuole è ferma da settimane ormai. Nella pratica quanti saranno in ogni scuola gli assenti?
Dagli uffici scolastici regionali si parla di circa 3, tra docenti o bidelli, per istituto. In alcune scuole non ce ne sono in altre invece si arriva anche a dieci. Senza vaccino comunque non potranno entrare a scuola e saranno considerati assenti ingiustificati. Al quinto giorno di assenza, invece, verranno sospesi del tutto e resteranno senza stipendio. E i loro alunni resteranno senza docente.
Covid Scuola
SUPPLENTI MANCANTI
Anche perché chiamare un supplente, sotto Natale, è un'impresa impossibile: in molti non accettano per paura di finire in quarantena con la classe dove, comunque, restano per pochi giorni. «Nella mia scuola - spiega Valeria Sentili, preside dell'istituto comprensivo Francesca Morvillo di Roma - credo che siano 10 i non vaccinati, su un totale di 150 tra docenti, bidelli e personale impiegato nelle segreterie.
in classe ai tempi del covid
Non conto di trovare supplenti da qui a Natale, perché c'è la paura dei contagi e delle quarantene. Negli ultimi giorni ho trovato solo una mad, una messa a disposizione, quindi non proviene dalle graduatorie tradizionali. Tra i non vaccinati c'è chi prende tempo per capire e decidere cosa fare, magari ha dei dubbi su patologie non ancora certificate e decide di mettersi in aspettativa non retribuita o in congedo.
C'è anche chi si mette in malattia e, con pochi giorni, prende tempo fino a gennaio. Tra questi c'è chi deciderà di vaccinarsi: da me è accaduto. E poi ci sono i no vax convinti, quelli che andranno avanti per la loro strada: verranno sospesi».
le varianti circolano a scuola Covid Scuola a scuola con la mascherina covid e scuola