Estratto dell’articolo di Emanuele Lauria per “la Repubblica”
berlusconi meloni
I segnali, negli ambienti di Palazzo Chigi, stanno diventando troppi. Rialzo dei tassi, attacchi della stampa internazionale, l’ostilità di Borrell nei confronti del piano migranti. I sospetti rendono densa l’aria che si respira. È un attimo e la preoccupazione per i risultati che tardano ad arrivare si trasforma nel timore di trame oscure. Per screditare Giorgia Meloni, indebolirla in vista delle Europee, fino a rimpiazzarla. Qualcuno rievoca la tempesta perfetta del 2011, la caduta di Berlusconi. Ombre, che ufficialmente molti scacciano. Ma sono lì, ad agitare il governo. Chiamatela, se volete, sindrome di accerchiamento.
Il momento, questo è certo, è difficile. Arriva in Parlamento una manovra da affrontare senza soldi. Con l’allarme del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti: l’aumento dei tassi, da parte della Bce, toglie 15 miliardi da una tavola già povera. […]
giancarlo giorgetti giorgia meloni
Che deve proporre alternative utili a placare il malumore per l’abolizione di alcune misure popolari come il Reddito di cittadinanza e il Superbonus. Nove mesi fa, più o meno, l’esecutivo lottava contro l’impennata del prezzo della benzina. Smorzando gli allarmi. Ma oggi al distributore il conto è più salato di allora. […] Poi c’è […] la bomba immigrati. […] la mossa di quest’estate, il taglio degli extraprofitti delle banche pur in parte ritrattato, ha lasciato sì nella presidente del Consiglio la convinzione di aver dato un giusto segnale ai risparmiatori. Ma l’ha portata pure a temere la rappresaglia dei “poteri forti”.
BERLUSCONI MELONI VIA DELLA SCROFA
E Meloni ha inarcato il sopracciglio (eufemismo) quando ha letto l’articolo del Financial times che denuncia «la fine della luna di miele» fra il Paese e il governo di destra: «I mercati quest’estate sono stati scossi dall’annuncio a sorpresa di un’imposta inaspettata sulle banche» .
Ce n’è abbastanza perché il Giornale, in un editoriale del direttore Alessandro Sallusti, […] colga l’atmosfera. E lanci l’allarme: «Siamo sicuri che non ci sia alcuna regia dietro coincidenze tanto rischiose per chi governa il Paese?». L’aria sarebbe, appunto quello della «tempesta perfetta del 2011» […] Ad ogni modo, l’idea di un assedio era già stata manifestata dalla premier lunedì, in apertura di consiglio dei ministri, quando aveva additato i nemici. Mettendo l’Ue al primo posto, poi il Pd, e non trascurando una frecciata ai cugini della Lega. […]
GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI