Massimo Basile per repubblica.it
elon musk
La sua "proposta di pace" lanciata su Twitter ha fatto infuriare il governo ucraino, spinto un ambasciatore tedesco a mandarlo a quel paese, indignato l’Unione Europea e ottenuto gli applausi del Cremlino. Nel dibattito internazionale sul destino dell’Ucraina, a quasi otto mesi dall’invasione da parte della Russia, ha fatto irruzione il miliardario Elon Musk, con un intervento che è piaciuto a Mosca.
Le proposte di Musk
Tra i vari punti del suo sondaggio social, il fondatore del gigante di auto elettriche Tesla e di SpaceX sostiene che l’Ucraina dovrebbe “rimanere neutrale" e concedere alla Russia la Crimea. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha definito la proposta un “passo positivo” e ricordato all’agenzia Tass che Mosca è “sempre aperta a negoziati per mettere fine al conflitto”, anche se le ultime notizie indicano il movimento di soldati russi in vista di un possibile attacco nucleare. A Mosca, intanto, Musk è diventato un eroe. “Persone come lui - ha detto il deputato della Duma per la Crimea, Mikhail Sheremet - dovrebbero diventare presidente degli Stati Uniti e non come Biden, diventato vergogna del popolo americano, trasformando il Paese in un tiranno e assassino internazionale”.
IL SONDAGGIO DI ZELENSKY SU ELON MUSK
Secondo Musk, il referendum tenuto a settembre nelle regioni occupate dai russi dovrebbe essere rifatto sotto la supervisione delle Nazioni Unite. Inoltre, l’Ucraina “dovrebbe rimanere neutrale” e riconoscere che la Crimea, annessa in modo illegale dai russi nel 2014, dovrebbe diventare “formalmente parte della Russia”. Il sondaggio, lanciato ai suoi più di 107 milioni di follower, ha registrato finora quasi il 60 per cento di "no" al piano. Hanno votato in più di due milioni e mezzo. Musk, come nel suo stile, non ha accettato il risultato, dando la colpa ai "bot", i software che generano azioni ripetitive, ma senza fornire prove.
LE PROPOSTE DI ELON MUSK PER FINIRE LA GUERRA IN UCRAINA
La risposta di Zelensky
Tra gli account verificati del social c’è, però, quello del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha rilanciato un proprio sondaggio: “Quale Elon Musk preferite? Quello che sostiene l’Ucraina o quello che sostiene la Russia?”. I "sì" alla prima opzione hanno sfiorato l’80 per cento. Il miliardario ha risposto piccato: “Sono assolutamente a favore dell’Ucraina, ma sono convinto che una drammatica escalation della guerra provocherà enormi danni all’Ucraina e al resto del mondo”. Musk ha poi ricordato di aver messo a disposizione di Kiev la rete satellitare Starlink, con una spesa di 80 milioni di dollari (“Il nostro impegno per la Russia - ha aggiunto - ammonta a zero dollari”). Ma le spiegazioni non hanno raffreddato le proteste.
elon musk
Musk, ha accusato il consigliere di Zelensky, Mikhailo Podolyak, “sta cercando di legittimare i referendum farsa. Le centinaia di migliaia di persone morte a Mariupol voteranno? Quelli finiti nei campi di concentramento?”. “Elon Musk - ha aggiunto Podolyak - lei crea razzi e sogna di colonizzare Marte. La Russia crea forni crematori mobili e sogna che l’Ucraina come nazione sparisca. Non è una questione di voto”. “Coloro che propongono all’Ucraina di rinunciare alla sua gente e alla sua terra - ha commentato duramente il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba - presumibilmente per non ferire l’ego di Putin o per salvare l’Ucraina dalla sofferenza, devono smettere di usare la prola ‘pace’ come un eufemismo per lasciare che i russi uccidano e stuprino di altri ucraini innocenti e prendano altra terra”.
Il "vaffa" dell'ambasciatore
“Questa - ha comentato il commissario Ue all’Ambiente, Virginijus Sinkevicius - non è scienza dei missili: la Russia ha invaso l’Ucraina. Non c’è un’Ucraina senza Crimea così come non c’è una Tesla senza batterie”. L’ambasciatore tedesco in Ucraina, Andrij Melnyk, è stato più diretto e sintetito: “Fanc… è la mia risposta diplomatica”.
vladimir putin
Musk ha cominciato a inondare la piattaforma di post. “Vale anche notare - ha scritto - che il risultato di questo conflitto potrebbe essere una guerra nucleare”. Un’ora dopo ha lanciato un altro sondaggio: “Proviamo con questa, allora: la gente che vive nel Donbass e in Crimea dovrebbe decidere se fare parte della Russia o dell’Ucraina?”. I "sì" hanno superato il 58 per cento dei 2 milioni e 200mila voti circa e in questo caso il miliardario non ha registrato presenze di account-robot. Musk ha poi aggiunto un altro commento: “La Russia sta facendo una mobilitazione parziale. La farà in modo totale se la Crimea sarà a rischio. Le morti su entrambi i fronti sarebbero devastanti”. “La Russia - ha concluso - ha tre volte la popolazione dell’Ucraina, quindi la vittoria dell’Ucraina è improbabile in una guerra totale. Se ti sta a cuore il popolo dell’Ucraina, cerca la pace”. La sensazione è che la "diplomazia social" di Musk potrebbe essere solo all’inizio.
VLADIMIR PUTIN ELON MUSK