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    L'ULTIMATUM DEI 5 STELLE AL MINISTRO DELL’ECONOMIA ROBERTO GUALTIERI: STASERA, ALLA RIUNIONE DEI CAPI DI GOVERNO EUROPEI, DEVI BATTERE I PUGNI SUL TAVOLO SUI CORONABOND, RICORDARE ALL’OLANDA DI ESSERE UN PARADISO FISCALE E SE DEL CASO ROMPERE – MA GUALTIERI SI È RIFIUTATO, IN QUESTO SPALLEGGIATO DA CONTE - ALLARME ROSSO AL QUIRINALE: IN QUESTA FASE DI EMERGENZA UNA CRISI SAREBBE DRAMMATICA


     
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    roberto gualtieri luigi di maio roberto gualtieri luigi di maio

    C’è chi vorrebbe che l’Italia lasciasse perdere l’inutile richiesta di sostegno attraverso il Mes – che intanto a capo del Meccanismo europeo di stabilità c’è l’economista tedesco Klaus Regling che ci odia e non farà mai passare nulla a nostro favore – e si concentrasse nel pretendere la nascita di un debito federale attraverso l’emissione di eurobond (nello specifico coronabond).

     

    giuseppe conte e rocco casalino giuseppe conte e rocco casalino

    E siccome ad opporsi a questa ipotesi è il governo olandese guidato da Mark Rutte – cui probabilmente una componente importante dei popolari tedeschi, ostili ad Angela Merkel e oltranzisti, ha delegato il compito di costituire il fronte anti-eurobond – ecco che si è chiesto al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri di battere i pugni sul tavolo, ricordare a L’Aja che quello dei tulipani è un Paese paradiso fiscale che ci porta via tasse (vedi gli Agnelli), e se del caso rompere.

    PAOLO GENTILONI MARK RUTTE PAOLO GENTILONI MARK RUTTE

     

    L’ULTIMATUM DEI 5 STELLE CHE PREOCCUPA IL QUIRINALE

    Ma Gualtieri, che ha passato la vita a Bruxelles e si sente integrato nella comunità dei politici e dei burocrati europei, si è rifiutato, in questo spalleggiato da Giuseppe Conte. Ecco, allora, che i 5 stelle si sono mossi, mandando ultimatum neanche troppo velati al premier e all’uomo di via XX Settembre. Scatenando così una rissa che preoccupa il Quirinale, convinto che in una fase di emergenza come questa una crisi sarebbe esiziale.

    MATTARELLA LAGARDE MATTARELLA LAGARDE

     

    giuseppe conte roberto gualtieri mes giuseppe conte roberto gualtieri mes

    Anche perché questi scontri si sommano a quelli già in corso da tempo del fronte Di Maio-Fraccaro – quasi sempre uniti, nonostante non manchino distinzioni, non fosse altro perché entrambi devono fronteggiare sia l’area Fico, da un lato, che quella Di Battista, dall’altro – sia con il duo Conte-Casalino per quanto riguarda la gestione del governo e della sua comunicazione, considerate in entrambi i casi individualistiche e accentratrici, sia con il Tesoro (Gualtieri ma anche il direttore generale Alessandro Rivera), soprattutto sul fronte delle nomine.

    Di Battista Di Maio Fico Di Battista Di Maio Fico

     

    sergio mattarella giuseppe conte 8 sergio mattarella giuseppe conte 8

    IL PROBLEMA POLITICO È TUTTO INTERNO AL GOVERNO

    Insomma, altro che le opposizioni indisciplinate. Con il parlamento in quarantena e i partiti desaparecidi, compreso quello di Matteo Renzi, il problema politico, ai fini della tenuta del Conte bis, è tutto dentro il governo.

    gualtieri gualtieri

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